Thibaut Pinot oggi ha dato una lezione su come si superano le delusioni. Ieri, dopo l’arrivo, era disperato, sembrava una di quelle botte morali che per un po’ di tempo fai fatica a superare, e invece oggi è ripartito con grande convinzione, ha centrato la fuga, ha forzato ulteriormente l’andatura e ha battuto David De La Cruz in un bel testa a testa.
«Questa è una vittoria davvero importante per la mia carriera, perché dopo due anni così ne avevo davvero bisogno – racconta Pinot -. Il Tour of the Alps è la mia corsa preferita, lo dico davvero, perché il percorso è divertente e adatto agli scalatori, ci sono pochi trasferimenti, attraversiamo aree stupende e l’atmosfera generale è piacevole. Ieri ero veramente deluso, per un momento ho anche pensato che fosse destino che non sarei più tornato a vincere. Dall’altra parte, però, mi sono convinto che essere andato così vicino alla vittoria voleva dire che stavo tornando ad essere quello che volevo. Se ieri avessi avuto la forza fisica e mentale che ho avuto oggi avrei sicuramente vinto. Mi manca ancora qualcosa per tornare a competere coi più forti, ma sono sulla strada giusta».
Pinot è probabilmente il corridore non italiano più amato dagli italiani: «Ci tengo sempre a ringraziare gli italiani, mi fanno sempre sentire il loro supporto, anche ieri quando non sono riuscito a vincere. Non so spiegarmi il perché sia così apprezzato dagli italiani, forse perché non sono invincibile, regalo emozioni positive e negative, o forse perché lascio sempre tutto quello che ho sulla strada».
La cosa certa è che sulle nostre strade lo vedremo ancora: «Il prossimo anno spero di tornare al Tour of the Alps e magari di lottare per la generale. E poi ovviamente spero di tornare al Giro d’Italia».