Un finale crudele, troppo crudele. Soprattutto per un corridore come Thibaut Pinot, che di sfortune e beffe clamorose ne ha già avute abbastanza nella sua carriera. Il traguardo di Kals am Glossglockner, nella quarta tappa del Tour of the Alps 2022, però, gli ha riservato un’altra brutta sorpresa. Il corridore francese era finalmente riuscito a trovare buone sensazioni nella frazione odierna, inserendosi nella fuga giusta e staccando tutti sull’ascesa finale.
Sembrava l’azione buona, sembrava l’azione che poteva farlo tornare ad alzare le braccia al cielo dopo due anni da incubo. L’ultima volta era stata sul Tourmalet al Tour de France 2019, pochi giorni prima della sua più grande delusione in carriera, quel ritiro a due giorni da Parigi quando già annusava la maglia gialla. Invece Miguel Angel Lopez è scattato come una saetta dal gruppo e l’ha ripreso a ridosso dell’ultimo chilometro, staccandolo inesorabilmente e costringendolo al più amaro dei secondi posti.
Thibaut non l’ha presa bene. Stremato, è rimasto accasciato alle ringhiere per qualche minuto, tossendo e guardando per terra in preda ad un’altra delusione. Pubblico e media erano tutti attorno a lui, quasi disinteressandosi di tutti gli altri corridori che pian piano arrivavano al traguardo.
Thibaut, si sa, è campione fragile e sensibile. Ha raggruppato pensieri e sensazioni e, con la voce rotta dall’emozione, ha detto: «Mi fa incazzare, perché dopo due anni così una vittoria mi avrebbe fatto davvero bene. Normalmente, al mio livello, non mi avrebbero mai ripreso e questo mi dà ancora più frustrazione. Un giorno mi piacerebbe tornare a sorridere. Un giorno mi piacerebbe voltare questa pagina di mer*a».