Il Garibaldi della Tirreno identifica la Camaiore-Sovicille come tappa per velocisti, ma questa seconda frazione della Corsa dei due Mari è tutt'altro che semplice. Intanto per la lunghezza, 219 km, ancora inusuale in questo momento della stagione e poi per i 2.150 metri di dislivello da spuerare, un dato che dice che la frazione non è poi così pianeggiante.
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La tappa è in realtà mossa e articolata specialmente nella seconda parte. Partenza da Camaiore, da quella Versilia che ieri ha ospitato la frazione inaugurale con il successo di Pippo Ganna davanti a Evenepoel e Pogacar, poi attraverso la pianura pisana si raggiunge Volterra toccando Pisa, Ponsacco e Lajatico. Si entra poi nel Senese con una serie di saliscendi più o meno impegnativi fino a raggiungere la Colonna di Montarrenti dove inizia una sorta di circuito.
Si passa da Rosia e dopo un breve tratto della ss.223 si scala la salita de La Pineta (unico GPM di giornata) prima di transitare a Monticiano e raggiungere la piana di San Galgano. Nuova scalata fino a Chiusdino e quindi ancora una breve salita (Frosini) per ritornare alla Colonna di Montarrenti. Nuovo passaggio da Rosia e finale pianeggiante. Ultimi km praticamente piatti, con ultima curva a circa 3 km dall’arrivo.
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