Poteva finire peggio. Ma il fatto che alla fine nessun corridore abbia riportato conseguenze serie non rende certamente meno grave quanto accaduto nella seconda tappa della Vuelta al Tachira. Forti piogge, non un acquazzone improvviso, hanno caratterizzato la giornata e creato enormi pozze lungo la strada affrontata dai corridori. In una di queste, con il gruppo lanciato ad alta velocità, il patatrac: l'acqua è talmente alta che blocca le ruote dei corridori, probabilmente anche il fondo stradale è irregolare (ma chi può dirlo?) e causa cadute impressionanti, per fortuna risoltesi con contusioni e spavento ma senza conseguenze troppo serie.
Resta il fatto che ancora una volta la sicurezza dei corridori è stata messa in pericolo e che la situazione poteva essere gestita in modo diverso.
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