Non sarà un Giro d’Italia di serie B, quello che partirà dall’Ungheria il prossimo 6 maggio, ma sarà una corsa aperta a più corridori e per questo più avvincente e ricca di colpi di scena.
Mentre il Tour de France ancora una volta potrebbe essere un affare privato tra i due campioni sloveni Roglic e Pogacar, con possibili interferenze di Egan Bernal, c'è un bel gruppetto di favoriti per la vittoria finale della corsa rosa.
I nomi importanti ci sono a cominciare dai corridori che il Giro d’Italia lo hanno già vinto come Tom Dumoulin che la maglia rosa l’ha conquistata nel 2017, Richard Carapaz vincitore nel 2019, Tao Geoghegan Hart, che ha vinto nel 2020, ed il nostro Vincenzo Nibali che al successo è arrivato nel 2013 e 2016.
A sfidarli ci saranno avversari determinati e il primo corridore che ci viene in mente, e che con la nostra corsa ha un conto in sospeso, è senza dubbio Mikel Landa. Lo spagnolo della Bahrain Victorious nel 2015 è arrivato terzo, poi quarto nel 2019 e lo scorso anno, in seguito ad una caduta, è stato costretto al ritiro con la quinta tappa. C’è anche Miguel Angel Lopez che, dopo il terzo posto nel 2018 e il ritiro con la prima frazione nel 2020, con il rientro in Astana è certo di poter dire la sua.
Tra chi in Italia si è messo in bella mostra e adesso è pronto a vincere c’è il portoghese João Almeida che, dopo aver indossato la maglia rosa nel 2020, ora è pronto a puntare al successo finale. Tornando in Italia, per la Trek-Segafredo ci sarà Giulio Ciccone, che punta a fare una buona prestazione nei panni di rivale di quel Vincenzo Nibali che fino a pochi giorni fa era suo compagno di squadra.
I campioni non sono finiti e tra i favoriti ci sono anche il francese Guillaume Martin, che lo scorso anno ha chiuso nella top ten sia il Tour che la Vuelta, e il britannico Simon Yates. Sulle strade del Giro ci sarà anche un altro francese che, con la giusta condizione fisica, potrebbe essere capace di sorprendere i suoi avversari: si tratta di Thibaut Pinot, che nel 2017 arrivò quarto nella corsa rosa.
Tanti giovani ma anche corridori più esperti che, se non vinceranno la corsa, sicuramente sapranno animarla cercando vittorie di tappa come Alejandro Valverde, che a 42 anni affronterà la sua ultima stagione.
Sarà interessante anche vedere un altro esordiente, il britannico Tom Pidcock, corridore tutto da scoprire e che lo scorso anno alla Vuelta ha disputato il suo primo grande giro. Fin qui l'elenco dei protagonisti che hanno già ufficializzato la loro presenza, ma l'elenco è destinato ad allungarsi: quindi chi pensa che la corsa rosa sarà poco interessante sta commettendo un grave errore...