Il 20 dicembre ha compiuto 27 anni in ritiro in Spagna, ma per Natale e Capodanno Giulio Ciccone è tornato a casa, a Brecciarola di Chieti. Feste in famiglia come tradizione comanda per l'abruzzese della Trek-Segafredo che nel 2022 disputerà l'accoppiata Giro d'Italia-Tour de France.
Che strappo alla regola ti concedi durante le feste?
«Amo allenarmi e svolgere seriamente il mio lavoro, ma quando è festa è giusto divertirsi e lasciarsi un pochino andare. Togliersi qualche sfizio culinario o andare a letto più tardi del solito, senza esagerare».
Cosa prevede il menù delle feste a casa Ciccone?
«A Natale il tradizionale brodo, il timballo, i ravioli e chi più ne ha più ne metta. Sono diversi i piatti che, con piacere, mi sono trovato davanti e ho affrontato con il giusto appetito nei giorni scorsi».
Hai mangiato più pandoro o panettone?
«Fino a un po' di anni fa preferivo il pandoro, ora non resisto al panettone al pistacchio».
Da bambino attendevi con più impazienza Babbo Natale o la Befana?
«La seconda, tutt'oggi, perchè mamma Silvana mi prepara ancora la calzetta con cioccolato e caramelle».
Questa sera brinderai con spumante o champagne?
«Spumante».
Domani pedalerai?
«No. Mi piace svolgere due maxi distanze alla Vigilia, prima del cenone, e all'ultimo dell'anno. Oggi ho in programma 6 ore, domani riposerò per recuperare dai festeggiamenti come fatto a Natale».
Cosa ti auguri per l'anno nuovo?
«Personalmente fortuna, tanta, perchè ne ho veramente bisogno, e per tutti di tornare alla normalità mettendoci alle spalle definitivamente la pandemia».
A fine 2022 sarai contento se?
«Se riuscissi a portare a termine qualcosa di importante, senza dovermi fermare prima per la sfiga».
Cosa intendi per “qualcosa di importante”?
«Un grande giro. Nel 2019 ho indossato la maglia gialla, nel 2022 vorrei esaudire il sogno di vestire quella rosa».
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