Sara Simeoni salta, e non potrebbe fare altrimenti, lei è nata per saltare, solo che oggi lo fa a tempo di musica, in un ristorante della bergamasca, “La Piana” a Sorisole. Riccardo Magrini grida a Bruno Zanoni di prendere Baronchelli. «Vaaaai a prenderlooo…». Non è sull’ammiraglia, ma a tavola, in quella di Fabrizio “Ciccio” Della Fiori, gloria del basket italiano, con a fianco Erminio Azzaro, il marito di Sara. La musica è dei “Ricchi e Poveri”, e la loro “Mamma Maria” è l’ideale per far cantare e saltare anche quel timidone di Gibì Baronchelli, che non si fa pregare e prende la ruota e il microfono di Bruno.
Festa grande per Bruno Zanoni, l’ultima maglia nera del Giro d’Italia, che oggi, per usare le sue parole è «risalito sul treno». «Per me oggi è invece rientrato in gruppo, dopo aver vissuto in momento di grande crisi, ma ora è qui a pedalare con tutti noi…», aggiunge con commozione Italo Zilioli, che legge due appunti scritti a mano, ma poi va per conto suo, come ha sempre fatto. «Perché quando mi girava, io partivo. Io facevo e spesso sbagliavo: ah se solo avessi avuto più testa…», dice.
Oggi Italo ha tanto cuore e ha a cuore quel suo amico caro, Bruno, il quale sta a cuore a tanti. Ci sono tanti amici qui, che Bruno ha voluto con sé, per brindare assieme a lui e cantare qualche canzone, dopo mesi difficili. «Grazie a tutti quanti, perché siete stati per me tutti preziosi – dice -. Sono un bergamasco, sono un ex ciclista, quindi “mola mia”, non mollo. Anche se qui ho gente come Gianni Motta e Zilioli, che non solo mi hanno fatto soffrire in bicicletta, ma anche sulla spiaggia. I bambini di allora volevano solo le loro biglie, la mia mai: andavo piano anche sulla spiaggia…», dice.
È un ritorno alla normalità, anche se di normali in questo lembo di terra della Bergamasca ce ne sono davvero pochi. Riccardo Magrini e Luca Gregorio, le voci di Eurosport, sono anche voci canterine: il primo fa un Louis Armstrong da applausi, il secondo “Il bandito e il campione” che non è da meno. Incontenibili Fabrizio Della Fiori, che parte dall’alto dei suoi 2.04 centimetri e trascina tutti, ma Sara Simeoni, più bassa, lei salta, insegue, raggiunge, supera con simpatia e energia. Erminio, il marito, zitto zitto si diverte e ride sotto i baffi: quando si dice la complicità. Norma Gimondi, accompagnata dal cugino Massimo, sorride timida, ma si diverte. Eccome che si diverte. Così come Gianni Motta, che canta e vorrebbe suonare la fisarmonica con Italo, ma si accontentano entrambi di fare il karaoke a squarciagola. Ci sono anche Fabrizio Macchi e Fabio Triboli, amici diversamente abili, abili però a fare di tutto e di più. Cantano e raccontano. «Che bella questa festa, ci voleva proprio dopo mesi difficili…».
Zoppica un pochino quell’eterno ragazzo d’oro di Marino Vigna, che con i fratelli Algeri - Pietro e Vittorio - fa comunella e sfoglia l’album dei ricordi. E poi Ennio Vanotti, “il biondino”, che ormai non lo è più «ma basta che vada al mare e torno come un tempo…», beato lui. Ivan Gotti ride divertito, ma non perde il proprio aplomb, timido e riservato. Con lui Renato Fossani, gloria del giornalismo orobico, uno che al posto del cuore ha una corona dentata, ed Eleonora Capelli, la voce del ciclismo delle Valli, ma non solo, interviene e raccoglie interviste. C’è anche l’altro Baronchelli, Gaetano, con al suo fianco l’enciclopedico Alessandro Brambilla, che questa volta ascolta e memorizza emozioni. E poi ci sono Giorgio Nalesso, Erba e Osvaldo Bettoni, il gigante buono. L’uomo ovunque: hai un problema? Arriva l’Osvaldo.
C’è anche l’ammiraglio d’oro, Serge Parsani, e quella sagoma di Enrico Maggioni, che di ciclismo sa tantissimo, ma non solo di quello. E poi Giovanni Mazzola, un manager che ha una malattia incurabile per il ciclismo. E ancora i gemelli, Paolo e Giorgio Viberti, che hanno portato qui Italo Zilioli, e sono ancora rapiti dai suoi racconti, carichi di aneddotica e ironia. E poi l’uomo che ha illuminato San Siro, Evaristo Beccalossi e uno che ci sa fare sia in bicicletta che con la stecca da biliardo come Claudio Corti. C’è anche Dante Luca Pieretti, di anni 81, rock come pochi, che di nome d'arte fa Gian Pieretti, che con le sue “pietre” fa cantare tutti. E poi quello che tutti vorrebbero volere al proprio fianco nel caso di bisogno, ma è molto meglio avercelo vicino per un karaoke, il dottor Renato Dal Compare dell’Istituto dei Tumori. C’è anche “Sochmacher”, Marco Della Noce, che fa bene allo spirito, ed è meglio di un correggi caffè.
Una bella festa, per brindare alla ripartenza, nostra e di Bruno Zanoni, che non si è nemmeno commosso un po’, ma ha tenuto botta e ha già dato appuntamento a Sanremo per l’ultimo sabato di novembre, quando tornerà “Canzoni & Campioni”. Ciccio Della Fiori intanto non la smette di cantare, mentre Sara salta. Lei salta come una bimba pronta a farci ancora sognare. E chi li ferma.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.