Gianni pedala e ad un certo punto si accorge che il suo cuore batte troppo in fretta, senza motivo. Un atleta sa sempre ascoltare il suo corpo e Moscon capisce che quel battito non è regolare. Il tempo di riflettere, un paio di telefonate, ed ecco che il trentino - fresco protagonista nonché sfortunato della Roubaix, dove ha chiuso al quarto posto - si affida al dottor Roberto Corsetti, specialista in cardiologia e medicina dello sport, direttore sanitario del centro B&B di Imola.
«Gianni ha avuto aumenti ingiustificati e rapidi della frequenza cardiaca, a parità di sforzo - ha spiegato Corsetti a Ciro Scognamiglio de La Gazzetta dello Sport -: ha già effettuato degli esami e altri ne dovrà effettuare, in particolare un Holter Ecg sulle 24 ore per avere un quadro chiaro della situazione. Siamo in una fase di indagine che era opportuno svolgere, senza allarmismi di alcun tipo. Termineremo le indagini mercoledì prossimo. Potrebbe essere necessaria un'ablazione come è stato per Elia Viviani nello scorso inverno, ma non è l’unica ipotese. Quando avremo tutti gli elementi a disposizione potremo decidere per il meglio».