In attesa di conoscere cosa deciderà di fare Davide Cassani (se accettare o meno la direzione generale della “Ciclistica Servizi”, società di proprietà della Federazione, che con questa società può organizzare eventi e realizzare un profitto che vada a sostenere le attività istituzionali), Maurizio Fondriest ha decide e comunicato di fare un passo indietro. Forse anche perché da giorni si sta facendo largo la candidatura di Daniele Bennati, con il quale si sta già lavorando al contratto che lo legherà per i prossimi tre anni alla maglia azzurra, lui che con la casacca dell’Italia è stato per anni punto di riferimento e “regista” in corsa, riconosciuto e apprezzato da tutti. Sei mondiali e una crono squadre (5° posto), adesso è prossimo a prendere l’eredità di Davide Cassani, che oggi vive l’ultimo giorno da CT, visto che proprio oggi scade il contratto che lo lega alla Federazione.
Sarà per i rumors che danno ormai per fatta l’operazione Bennati Ct, ma Maurizio Fondriest – uno dei tre nomi candidati assieme a Pippo Pozzato e presi in considerazione dal presidente federale Cordiano Dagnoni – ha sentito l’esigenza di telefonare questa mattina al numero uno del ciclismo italiano per ringraziarlo e comunicargli che si chiamava fuori, anche se forse non ce n’era neanche bisogno.
«Sono stato combattuto. Ero diviso in due, accettare o rinunciare – racconta a Gazzetta.it -. Cinque anni fa avrei detto subito di sì, prima che iniziasse con Paolo Alberati il progetto di seguire tanti giovani corridori. Ma adesso non me la sento di lasciare tutto. Potevo cercare soltanto il prestigio personale - dice Fondriest, che ha 56 anni e in carriera ha vinto anche la Sanremo 1993, due Coppe del Mondo ed è stato più volte numero 1 della classifica mondiale -, ma ho una responsabilità verso questi giovani. Abbiamo dieci professionisti e dieci tra juniores e under 23, dobbiamo stare vicino a loro. Ho ringraziato il presidente Dagnoni per la fiducia».
Fondriest era stato indubbiamente il primo nome papabile con concrete possibilità di successo. Adesso rimane quello di Filippo Pozzato, ma ormai sembra tracciata la strada che conduce sull’uscio di casa del 41enne ex azzurro aretino con 18 stagioni nella massima serie. La nomina è attesa a metà ottobre, la settimana dopo il Giro di Lombardia, quando verranno annunciate le nuove figure della Struttura tecnica federale.