Sono state le giovanissime Carlotta Cipressi e Francesca Barale ad aprire il Campionato Europeo in Trentino 2021 della Nazionale Italiana. Le azzurre si sono testate nei 22,4 km di cronometro attorno alla città di Trento, su una distanza piuttosto atipica per la loro categoria. Ad imporsi è stata la russa Alena Ivanchenko, che non ha lasciato spazio alle avversarie e ha rifilato distacchi importanti a tutte le concorrenti.
Carlotta ha chiuso nona, non riuscendo a ripetere il podio di Plouay dell'anno passato. Il bicchiere è comunque mezzo pieno: «L'anno scorso erano addirittura 25 km, quindi sapevo a cosa andavo incontro oggi - spiega Cipressi -. Mi sarebbe piaciuto confermare il podio dell'anno scorso, purtroppo non ci sono riuscita ma nel complesso sono soddisfatta della mia performance, anche considerando che quest'anno ho corso davvero poco per vari problemi fisici. Ivanchenko ha chiuso con 46 km/h di media, è andata forte tutto l'anno. Complimenti a lei!». Le prove contro il tempo sono comunque il suo futuro: «La crono mi affascina, perché sei sola con te stessa e devi spingere al massimo. Continuerò a lavorarci con la speranza di poter migliorare tanto».
Francesca si è fermata al 22esimo posto, su di un percorso che non si adattava alle caratteristiche di un'atleta che fa della montagna il terreno prediletto: «Una crono lunga rispetto a quelle a cui siamo abituate. Ho sofferto soprattutto la seconda parte, visto che la prima tendeva leggermente a scendere - ha ammesso Barale -. Stavo abbastanza bene, ma il livello era davvero alto. Le ragazze che sono arrivate davanti avevano una gamba davvero super. Un consiglio ai miei colleghi che correranno nel pomeriggio e domani? Gestirsi al meglio, dare tutto nel finale senza tuttavia risparmiarsi troppo in partenza».