Ha scalato 47 volte la salita di Capodarco percorrendo 330 km con un dislivello finale di 9350 metri. Andrea Brunelli, il ciclista di Predappio, ha stabilito un altro record per quanto riguarda l’Everisting che lo porterà ancora una volta ad inscrivere il suo nome sulla speciale Hall of Fame. La sua impresa è iniziata alle 4 di domenica mattina e si è conclusa intorno alle ore 18.45 dopo aver pedalato per 13 ore e 42’ alla media di 24,1 bruciando 9280 calorie.
Brunelli, che esperienza è stata scalare per 47 volte la salita di Capodarco?
«Bella ed emozionante perché la salita di Capodarco è una vetta storica del ciclismo. Essere stato il primo a fare un Everisting a Capodarco per me è più che un onore. Ho visto il calore con cui tutta la gente mi ha accolto e nel momento di difficoltà in questa impresa, il pensiero di doverlo fare per tutti loro, mi ha dato la forza di portarlo a termine».
Non era facile pronosticare di realizzare ancora una Everesting, come è andata veramente?
«Non era facile perché l’impresto fisico, tecnico o meccanico ci può sempre stare perché le ore sono veramente tante. Avevo una vettura come base logistica dove avevo caricato tutto il materiale che mi sarebbe potuto servire se ci fosse stato un inconveniente».
C’è stato un momento in cui la soglia della sofferenza è stata molto alta?
«Il momento di sofferenza grosso è arrivato dopo la 35° scalata e per fortuna è arrivato un ragazzo (Lucio Griccini) del G.C.Capodarco-Comunità di Capodarco, la locale compagine ciclistica, che mi ha accompagnato per qualche ascesa facendomi chiacchierare e tenendo così alta la mia soglia di attenzione. Ringrazio lui e tutto il G.C.Capodarco-Comunità di Capodarco».
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