È tutta una questione di firme, ma ormai ci siamo ed è forse solo una questione di pochi giorni. La firma più importante era quella procura che avrebbe di fatto ridato potere a Alexandre Vinokourov che ha ripreso in mano la formazione dopo i due anni di gestione della belga Yana Seel. Ma dopo la firma dell’oro di Londra, si aspettano le firme di importanti corridori che interessano alla compagnia dei celestini.
Vinokourov, che oggi sbarca alla Vuelta, rivela a “La Gazzetta” in edicola oggi, che c’è tanta carne al fuoco: «C’è stato bisogno di tempo per avere la procura da parte dei kazaki, devo firmare io. Ma non ci sono problemi. Nibali ha piacere nel tornare a correre dove ha vinto delle belle gare. E anche con Viviani potremmo chiudere a breve, penso in settimana. Ho chiesto al suo manager Lombardi se fosse stato libero, e allora gli ho mandato la proposta di un contratto biennale. Viviani è un grande sprinter, l’ha dimostrato all’Olimpiade. Gli ho parlato e si è mostrato molto interessato, credo abbia bisogno di un buon ambiente di squadra. Qui da noi può fare bene».
E la notizia è proprio questa: Nibali e Moscon sono nel mirino dei “celestini” da tempo, ora ci è finito prepotentemente anche Elia Viviani, fresco vincitore di due tappe al Tour Poitou Charentes e pronto a ributtarsi nella mischia già oggi nel Giro del Benelux che scatta in Olanda e dove ritroverà Sagan e Ewan.
Viviani, come più volte scritto, ha avuto sul tavolo due opzioni: la britannica Ineos-Grenadiers (ex Sky) e la belga Deceuninck-Quick Step. Oggi ci sarà un incontro con i dirigenti della Cofidis, che proveranno a trattenerlo, ma il richiamo della compagnia dei “celestini”, quella di Beppe Martinelli e Stefano Zanini, ma anche di Maurizio Mazzoleni, è molto forte.
Viviani potrebbe ritrovare Nibali, con il quale corse alla Liquigas, dal 2010 al 2012: ritorno al futuro, con un passato che è già storia.