La giunta comunale di Caserta, nella riunione del 2 agosto scorso, ha accolto la proposta dei dirigenti ciclistici casertani Amedeo Marzaioli, Angelo Salvatore Letizia e Pasquale Ventriglia ed ha concesso l’autorizzazione per la realizzazione di un monumento dedicato a Fausto Coppi da collocarsi ad Ercole di Caserta dove il caporale Fausto Angelo Coppi svolse le mansioni di attendente del Ten. Towell della Raf nell’appartamento preso in affitto nel Palazzo Antonucci in Via S. Vito 14 da novembre 1944 a maggio 1945.
Il monumento verrà collocato nel vicolo Giovanni Michitto, a 50 metri dal palazzo Antonucci, accanto alla fontana borbonica dalla quale sgorga la stessa acqua della Reggia di Caserta e presso la quale, è verosimile pensarlo, lo stesso Coppi andava a bere e riempiva la borraccia prima di partire per gli allenamenti con la bicicletta Legnano donata dal falegname di Somma Vesuviana Giuseppe D’Avino.
La delibera della Giunta Comunale, caldeggiata dall’assessore allo sport Alessandro Pontillo, verrà quanto prima trasmessa al sindaco del Comune di Castellania, il paese natale del “campionissimo”.
L’inaugurazione del monumento, grazie anche alla disponibilità della famiglia Michitto proprietaria dell’angolo dove verrà collocato, avverrà con ogni probabilità il 2 gennaio del 2022 in concomitanza con la tradizionale messa in memoria di Coppi che si svolge ogni anno nella vicina cappella privata Michitto per ricordare la sua improvvisa scomparsa avvenuta 62 anni fa.
Intanto da Castellania ci giunge notizia che la credenza che arredava l’appartamento del Ten. Towell, presso il quale Coppi era attendente e che la proprietaria signora Anna Antonucci donò al Museo del Campionissimo nel mese di novembre del 2019, è stata restaurata e resa bella dallo studio Gabba di Tortona e quanto prima verrà collocata, con una conferenza stampa di presentazione, nei nuovi locali del Comune di Castellania assieme ad altri cimeli di Fausto Coppi. Una targa ne racconterà la storia per cui la credenza sarà “un pezzo di Caserta” che andrà ad arricchire la “ leggenda senza fine” del “campionissimo”, l‘Airone che spiccò il volo senza ritorno il 2 gennaio del 1960.
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