I ragazzi che domani andranno a caccia della medaglia d'oro nell'inseguimento a squadre sono cresciuti seguendo l'esempio di Elia Viviani. L'oro di Rio2016 nell'Omnium è il capitano della squadra azzurra ed è stato una guida per Ganna&compagni che ammirando le sue gesta hanno capito che non solo strada e pista potevano convivere ma che la multidisciplina poteva dare loro gloria eterna.
«Nessuno può dire che non si siano guadagnati il record del mondo e la finale olimpica per la medaglia più preziosa. Erano dietro fino a mezzo giro dalla fine, poi Pippo con l'esperienza, con le gambe e il talento ha portato il nostro trenino a vincere questa semifinale. Domani i ragazzi hanno un'occasione importante per raggiungere un risultato che speravamo dentro di noi ma che è tutto un altro discorso raggiungere» racconta il portabandiera dell'Italia Team dopo aver abbracciato a uno a uno i suoi giovani compagni.
«Vedere Marco (il CT Villa, ndr) esultare è raro, la sua emozione e quella di tutta la squadra dimostra che abbiamo centrato un risultato importate. Come avevo detto in Brasile cinque anni fa questo era il sogno da realizzare: vedere il nostro quartetto competitivo perchè l'inseguimento a squadre è la specialità che premia il gruppo. La medaglia sarà un premio, d'argento o d'oro lo scopriremo domani ma intanto oggi è stata scritta una pagina importante di questa Olimpiade».
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