Marco Villa si è lasciato andare, lui sempre calmo e freddo, ad un gesto di esultanza quando l'Italia è approdata in finale: «Ero andato un po' in debito confessa con gli occhi lucidi - quando ho visto loro in vantaggio, ma con Ganna che ha fatto la differenza nell'ultimo chilometro ce l'abbiamo fatta. Le caratteristiche dei nostri corridori non ci permettono di partire forte, quindi ci giochiamo sempre tutto col finale. Sapevo che Ganna sarebbe migliorato giorno dopo giorno e domani è un altro giorno...».
E poi aggiunge: «Dopo la crono ero più dispiaciuto io di Pippo, lui non si è mai lamentato di un percorso che lo penalizzava oltremodo, ma adesso sta volando. Eravamo venuti qui per dimostrare il nostro valore, so che qualcuno era dubbioso sulla nostra scelta, ma noi siamo partiti un anno fa con questo progetto. Era giusto che Pippo corresse la crono perché era campione del mondo, ma il gruppo della pista ha cominciato a lavorare otto fa ed era altrettanto giusto che rimanesse con noi. Le ragazze? Hanno fatto una bella Olimpiade e possono prendere esempio da questo quartetto, dalla delusione di Rio avete visto dove siamo arrivati. Cosa dirò ai ragazzi? Niente, sanno quello che devono fare: anche oggi io ero in pista alle 9 con Viviani e loro erano ancora a dormire. Ormai basta poco per capirci, anche perché sono ragazzi fantastici».
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