Continua a far discutere la caduta della prima tappa del Tour de France, provocata dalla “signora in giallo” che ha colpito il corridore della Jumbo-Visma Tony Martin con il suo cartello “Allez Opi Omi” e causato la caduta di una cinquantina di corridori: è stata infatti sporta un’altra denuncia (oltre a quella di ASO, poi ritirata ndr) contro l'autrice del gesto sconsiderato. A presentarla è stata l’associazione dei corridori, come spiegato dal NY Times. Il CPA ha deciso di sporgere denuncia dopo le tante richieste ricevute negli ultimi giorni da parte dei corridori stessi, anche per lanciare un segnale e sensibilizzare sulla sicurezza dei corridori. Non bisogna dimenticare che anche Marc Soler, il corridore spagnolo che ha riportato nella caduta la frattura di entrambe le braccia, sta valutando se sporgere denuncia contro la signora.
Il Pubblico Ministero di Brest, Camille Miansoni, ha intanto annunciato che la signora, rilasciata dopo due notti in gare a vue, ha comunque a suo carico un procedimento aperto e dovrà presentarsi al Tribunale di Brest per il processo il 14 ottobre.Il PM Miansoni ha specificato che la donna, di cui non è stata ancora rivelata l’identità, non rischia il carcere considerando che è incensurata ma potrebbe ricevere una severa sanzione monetaria.
«Ha espresso un sentimento di vergogna e di paura per le conseguenze delle sue azioni. La donna ha 30 anni e ha origini tedesche, e ha voluto salutare i nonni perché sono grandi fan del Tour. Non vogliamo rivelare la sua identità, considerando la mole di messaggi di minacce ricevuti presso il Commissariato del Dipartimento. Perché si è costituita solo il mercoledì? Aveva bisogno di tempo per elaborare, in un certo senso, quello che era successo» ha dichiarato il PM Camille Miansoni.
Ora che arriva la denuncia del CPA, comunque, è certo che della vicenda di Landernau sentiremo parlare ancora a lungo.