L’eterno Valverde ammette che al Tour de France la tensione è molto alta, ma che tutti i corridori sono consapevoli di questo e dei pericoli che ne seguono. Il murciano, che in questa Grande Boucle, è il corridore più anziano, è in attesa della sua occasione perché nella sua Movistar non sarà l’uomo di classifica, ma potrà andare a caccia di vittorie di tappa.
«Siamo consapevoli dei pericoli cui andiamo incontro quando corriamo – ha ammesso Valverde ieri –: sappiamo che c’è tensione, alla fine lo stress è molto alto, ma ieri per fortuna, siamo riusciti a salvare la giornata perché siamo stati tutti più attenti».
Valverde non ha ottenuto ancora successi, ma quando un suo avversario riesce a conquistare una vittoria importante lui va sempre a complimentarsi. Questo è quanto è successo con le due vittorie di Cavendish, dove tra i due corridori c’è stato in lungo abbraccio. Cavendish e Valverde hanno entrambi indossato la maglia arcobaleno di campioni del mondo, corrono da tanti anni, nel gruppo sono i veterani e sanno cosa vuol dire non riuscire più a vincere. Sono avversari che rispettano ed è per questo che il loro abbraccio, a fine corsa, è stato sincero.
«Sono molto contento per Cavendish, ha trascorso tanti anni senza vincere al Tour, adesso è riuscito a ribaltare la situazione e penso che tornare a correre per la sua ex squadra, lo abbia aiutato a ritrovare la motivazione e le vittorie».
Valverde non punta alla classifica generale, anche se le montagne con le salite, che saranno un test per tutti, devono ancora arrivare. «Gli obiettivi per i prossimi giorni? Bene, abbiamo Enric Mas, anche se Pogacar è un po' più avanti. Va detto che Enric è vicino a tutti gli altri favoriti e Miguel Ángel, pur essendo un po' più indietro, può avvicinarsi a tutti gli altri. Dovremo provare a fare una corsa dura per riportare avanti Miguel Ángel. Naturalmente se ci sarà la possibilità di ottenere delle vittorie di tappa, non ci tireremo indietro e ci proveremo».
Alejandro Valverde guarda con interesse al suo futuro sportivo, in questa Grande Boucle vuole ottenere delle soddisfazioni e correrà fino a Parigi, con il desiderio poi di andare alle Olimpiadi di Tokyo. Sta bene l’uomo della Movistar e se c’è ancora qualcuno che pensa ad un suo prossimo ritiro, il murciano rassicura tutti, perché nel 2022 lo vedremo ancora correre. «In linea di massima, l'idea è di continuare fino alla fine del Tour e quindi terminare la corsa a Parigi. Continuare nel 2022? L'idea al momento sembra proprio questa».