Il Tour de France di Primož Roglič sta proseguendo con un leggero ottimismo: nonostante i segni della caduta di lunedì siano ancora molto evidenti sul suo corpo, lo sloveno può guardare al futuro della corsa. Nella cronometro di ieri il capitano della Jumbo-Visma è arrivato settimo con un ritardo di 44” dal connazionale Pogacar, mentre nella classifica generale è decimo con un gap di 1’44”. Sono questi dei risultati che vanno visti in chiave positiva, considerando il dolore che il campione sta provando mentre pedala. « Sono felice di essere qui. Ho fatto del mio meglio e finchè mi vedrete correre vuol dire che c’è speranza».
Primož Roglič si è preparato bene per questa Grande Boucle, ma la sua Jumbo-Visma è stata la squadra che più di tutte ha avuto corridori coinvolti nelle cadute. Sabato, giorno della partenza della Grande Boucle, l’intera squadra era finita a terra quando Tony Martin, con il volto aveva colpito il famoso cartello della tifosa poi arrestata. Nella terza frazione si è ritirato Robert Gesink e poi a terra è finito anche Roglič , riportando numerose ferite sul corpo.
«Arriveranno sicuramente tempi migliori. Sono rimasto un po' sorpreso del mio risultato, sono super felice e orgoglioso di quello che sono riuscito a fare». Roglič è arrivato nono e il suo risultato lo ha ottenuto senza dovercedere al dolore e questo fa sicuramente ben sperare per i prossimi giorni. «Se mi fossi sentito ancora meglio avrei potuto sprigionare più watt, riuscendo ad avere un risultato migliore. Non ho forzato, ho aspettato ciò che la corsa mi portava a fare». Lo sloveno è soddisfatto, queste sono solo le prime tappe e, anche se Pogacar ha dimostrato di essere il corridore più forte, il capitano della Jumbo Visma, sa che i giorni difficili arriveranno con le salite. Nel weekend ci sarà il primo test con due tappe importanti prima del giorno di riposo. Sarà un esame per tutti, non solo per lo sfortunato Roglič . «Non mi pento di nulla, sono arrivato al traguardo percorrendo metro per metro con le forze che avevo. Sono certo che tutto procederà nel migliore dei modi. Mi sento meglio dopo la caduta, sono felice e adesso so che posso guardare avanti con ottimismo».
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