Tra i tanti favoriti per la gara di oggi, al primo posto troviamo il belga Wout Van Aert, lo specialista delle prove contro il tempo che ai Mondiali di Imola ha chiuso al secondo posto alle spalle di Filippo Ganna. Quello di oggi è un percorso favorevole al fiammingo, che può vantare una forma perfetta e ha la fortuna di non avere addosso segni di cadute. Non dobbiamo però dimenticare che Van Aert a maggio ha subito una battuta d’arresto, a causa dell’intervento di appendicite, è tornato ad allenarsi solo il 25 maggio e la sua ripresa è stata graduale.
Il corridore della Jumbo-Visma sa dosarsi molto bene, nelle prime frazioni si è voluto risparmiare e per questo non lo abbiamo visto nelle prime posizioni, alla ricerca della vittoria.
Mentalmente e fisicamente Van Aert sta bene e oggi è pronto a sfilare la maglia gialla al suo più grande avversario, l’olandese Mathieu van der Poel. «Anche io sono rimasto intrappolato in una delle cadute di gruppo. Sono rimasto bloccato nella caduta a quattro chilometri dal traguardo. Ho dovuto faticare tantissimo e consumare molte energie, perchè la squadra non voleva che perdessi tempo. Ho percorso l'ultimo chilometro il più velocemente possibile. Questo non era previsto, ma l’ho fatto».
La maglia gialla resta un’opzione possibile per Van Aert , che nella classifica generale, ha un ritardo di 31 secondi da Van der Poel e 23 secondi da Alaphilippe. Anche Kelderman e Pogacar sono dei buoni cronometristi, ma non sono allo stesso livello di Van Aert. «Fortunatamente il gruppo sembra che si sia calmato e per questo ieri non ci sono state cadute. Il tempo che devo recuperare non è poco. Sono mezzo minuto dietro Mathieu e ci sono ancora molti buoni corridori molto vicini a me in classifica generale. Non vedo l’ora di correre oggi, è dall’inizio del Tour che aspetto questa giornata, anche se ci saranno altre tappe adatte a me. Ma ancora una volta, voglio fare la migliore cronometro possibile. Poi vedremo dove andremo a finire e se ci sarà occasione per ottenere qualcosa di più».