Troppe cadute al Tour de France e sono veramente molti i corridori che continuano a finire a terra e per questo costretti ad abbandonare la corsa malconci. Il Campione Italiano Sonny Colbrelli, suo malgrado, oggi si è trovato in situazioni difficili e solo per esperienza e anche per fortuna, è riuscito a rimanere in piedi.
«E’ stata una frazione nervosa segnata ancora da tante cadute – ha detto Colbrelli –. Anche io ho fatto fatica diverse volte a rimanere in piedi, perché in un finale ad alta velocità e con strade strette se ti cadono davanti non hai spazio a sufficienza per evitare una caduta».
Colbrelli si trovava proprio davanti a Primoz Roglic, quando lo sloveno è caduto a terra con tutta la sua squadra. «Mi dispiace veramente tanto per Primoz. Mentre eravamo in corsa ho sentito qualcuno che agganciava la mia ruota, ma non avevo capito cosa fosse successo e per questo ho alzato il braccio per chiedere cosa stesse accadendo alle mie spalle. Purtroppo ho visto che era proprio Roglic che era finito sulla mia ruota».
Colbrelli nel finale di corsa è andato verso il traguardo con molti pensieri e questo non gli ha permesso di rimanere concentrato per il finale. «Appena è finita la corsa, sono andato immediatamente alla Jumbo-Visma per sapere come stava Roglic, ha fatto una brutta caduta».
Fin dal primo giorno le cadute non sono mancate in questo Tour de France e con la terza frazione salgono a 7 i corridori che si sono ritirati. Infatti dopo Konovalovas, Lemoine, Sutterlin e Soler nella prima giornata, si sono aggiunti Gesink, Haig ed Ewan. «Purtroppo le velocità sono alte e tutti vogliamo stare davanti. Le ruote di una bici sono soltanto due e di appena qualche centimetro e veramente basta un attimo per finire a terra. Abbiamo perso Haig oggi e veramente mi dispiace tantissimo per lui. Nel finale sono stato veramente fortunato e meno male che ero molto lucido, altrimenti avrei centrato in pieno sia Ewan che Sagan. Ho visto che hanno fatto una brutta caduta».
Un finale caotico, con strade umide e strette che hanno favorito le cadute e per questo a terra sono finiti anche gli uomini di classifica, che inizieranno a prendere le misure più avanti, quando si comincerà a salire. Oltre a Roglic a terra è finito anche Geraint Thomas, che ha impiegato molto tempo per rientrare nel gruppo. «Le cadute in gruppo fanno un effetto domino, se ci fossero strade nel finale più larghe ci sarebbero meno rischi. Nessuno di noi ha gli occhi dietro e quando si ferma uno davanti, chi viene dietro inevitabilmente rimane bloccato e quando le velocità sono elevate, allora succedono i disastri che stiamo vedendo in questi giorni»
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