![](/bundles/tuttobici/images/classiche_menu.jpg)
Non è certo il primo, e per fortuna non sarà l'ultimo, ma è sempre una bella storia da raccontare, bello quella di un bambino che ha realizzato il suo sogno. Tredici anni fa Daivid Gaudu era al porto di Brest, maglietta e cappellini gialli d'ordinanza, per cercare di strappare un autografo ai campioni del Tour de France. «Ad ognuno il suo Tour» diceva quella maglietta e allora l'obiettivo di David era quello di conquistare autografi ed il sogno era quello di correre in futuro il Tour de France.
Oggi, tredici anni dopo, David Gaudu è sempre al porto di Brest, che ieri sera ha ospitato la presentazione delle squadre, ma è dall'altra parte della barricata: risponde alle domande dei giornalisti e purtroppo non può ancora firmare autografi ai bambini per via delle norme anti covid. Il suo obiettivo è quello di vincere una tappa, il suo sogno quello di conquistare un giorno il Tour de France. Aveva ragione quella maglietta, «Ad ognuno il suo Tour»...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.