Elia a Tokyo, Sonny in Francia. Sarà lui il portabandiera della nostra ristretta delegazione (solo 9 corridori italici al via) e su di lui molti di noi cullano sogni e ripongono speranze. Dalla maglia gialla, a quella verde della classifica a punti, ma tanto per incominciare ecco il bresciano della Bharain Victourius con la sua bella maglia targata Alé, l'azienda diretta da Alessia Piccolo che dal mese di maggio, alla vigilia del Giro, veste la formazione capitanata da Mikel Landa.
Oggi alla presentazione delle 23 squadre del Tour de France a Brest, in Bretagna, il bresciano della Bahrain Victorious sfilerà per la prima volta con la maglia realizzata dall'azienda di Bonferraro di Sorgà (Verona). «Volevo avere una maglia che onorasse al meglio l’Italia, che fosse degna della nostra bandiera - ha spiegato il bresciano, 31 anni, che ha vinto domenica il campionato italiano a Imola a Luca Gialanella —. Guardate le maglie nazionali di Francia e Belgio: io vi chiedo una maglia pulita, in modo che tutti dalla televisione possano riconoscere immediatamente il campione italiano in gruppo», e mi hanno accontentato. È bella, e non nego che mi sono emozionato tanto quando l’ho indossata. Ne sono orgoglioso».
E orogogliosissima lo è anche Alessia Piccolo, la titolare di Alé la nostra signora delle maglie ((Bahrain, Movistar e Groupama-Fdj, sono vestite da lei, così come la Bardiani-Csf, e i leader delle classifiche del Giro d’Italia Under 23, oltre a fornire quelle all’Unione europea del ciclismo e alla federazione francese, ndr). «Il nostro nome, Alé, viene proprio dall’anima del ciclismo più vero: è l’incitazione dei tifosi sulle strade - dice la Piccolo -. Siamo un marchio giovane (nato nel 2014, ndr) ma rispettiamo al massimo la tradizione, e quindi abbiamo voluto fare la maglia più pulita possibile. L’avevamo già disegnata un’ora dopo la vittoria di Colbrelli... Siamo un’azienda italiana con quasi 200 dipendenti che produce per più del 90% in Italia e per questo vestire il campione italiano è motivo di grande orgoglio».