Il prodotto ciclismo si sta evolvendo in termini di produzione Media. Una volta l'unico sbocco era la TV, oggi invece è possibile fruire della visione di una gara grazie agli strumenti che abbiamo in tasca. Quali sono gli scenari futuri che la tecnologia ci proporrà. E' Roberto Ruini, numero uno do PMG Sport, che ci spiega alcuni dettagli del potenziale di questi strumenti. «L'evento sportivo deve entrare in contatto con il mondo del ciclismo. Faccio un esempio numerico - spiega Ruini - il Tour of the Alps ha raggiunto 14 milioni di persone. Questo è stato possibile grazie ad una distribuzione capillare su più piattaforme possibili, come siti web di settore e generalisti, i social. Portiamo il prodotto laddove il pubblico c'è. Non solo. Poi abbiamo i grandi broadcast, nazionali, come Rai, o internazionali come Eurosport. Anche L'Equipe ci ditribuisce. Oppure vi è un circuito che passa attraverso grandi distributori come ASG. Si tratta di simulcast. A questo si aggiunge una strategia di distribuzione del diritto. Un modello diverso che vogliamo offrire e di cui non siamo gelosi, ma condividiamo con il movimento". Il futuro parrerà da qui? Probabilmente è così.
Ruini parla inoltre del nuovo Giro d'Italia donne, ricco di novità nell'edizione 2021.
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