Alex Carera, insieme al fratello ed ex ciclista Johnny, è titolare della A & J All Sports, dalla fine degli anni '90. Il loro core business è quello del mestiere di procuratori di atleti, principalmente dell'ambiente ciclistico. Ad oggi sono infatti una quarantina i ciclisti che seguono non solo nell'ambito sportivo, da Vincenzo Nibali - con il quale il rapporto di collaborazione risale addirittura al novembre 2003 - fino al nuovo astro del ciclismo mondiale, il giovanissimo sloveno Tadej Pogacar dominatore del Tour de France 2020 ed ancora l'ormai eterna promessa del ciclismo italiano, Giulio Ciccone, il “Marine” Giovanni Visconti e tanti altri.
Molte soddisfazioni e riconoscimenti nel corso degli anni ma anche qualche inevitabile dispiacere, come quello che hanno causato le anticipazioni fatte dai media sulle possibili scelte del CT della nazionale italiana di ciclismo professionisti Davide Cassani, secondo le quali Nibali sembrerebbe non figurare tra i cinque corridori titolari prescelti per indossare la maglia azzurra nella prova olimpica su strada, in programma a Tokyo il 24 luglio prossimo: al momento Nibali risulterebbe in panchina. Va detto che il ct Cassani non ha mai fatto alcuna dichiarazione a riguardo, ha sempre parlato di una rosa di otto corridori - anche perché il regolamento olimpico impone di presentare le liste con grande anticipo - e ha ribadito più volte che la scelta definitiva verrà fatta dopo il campionato italiano del 20 giugno.
Alex, per quale motivo non le sono piaciute queste anticipazioni?
«Semplicemente perché Vincenzo non meriterebbe affatto l'esclusione dalla squadra italiana per le Olimpiadi, non lo merita per ciò che rappresenta per il ciclismo italiano e nemmeno per i suoi risultati passati e recenti. Confido comunque che la decisione definitiva non sia ancora stata presa».
Si spieghi meglio.
«Riguardo al suo palmarès è quasi superfluo fare commenti. Tra i corridori italiani in attività non esiste nessuno che possieda nemmeno lontanamente un palmarès così importante. E' giusto poi evidenziare come quest'anno in pratica non abbia più gareggiato dopo la Milano-Sanremo. Come tutti sanno la sfortuna lo ha bersagliato e si è presentato al via del Giro d'Italia addirittura soltanto tre settimane dopo essersi sottoposto a un'anestesia totale per sistemare la frattura al polso. Al Giro ha sempre dovuto inseguire, comunque ha concluso tra i primi venti, diciottesimo e in evidente recupero di condizione atletica».
E ciò cosa significa?
«Che Vincenzo si è sacrificato in silenzio nel tentativo di tornare ad essere competitivo in vista dei prossimi, importanti appuntamenti, in primis le Olimpiadi di Tokyo. Di conseguenza potrete immaginare la sua profonda amarezza nel leggere queste anticipazioni. Escluderlo dalle Olimpiadi nonostante la sua notevole esperienza in questo tipo di gara, quando a Londra dovette cimentarsi su di un percorso troppo facile e a Rio solo una brutta caduta lo privò di una medaglia ormai certa, sarebbe un grave errore tecnico».
Il CT Cassani renderà note le sue scelte il 20 giugno, dopo lo svolgimento del campionato italiano su strada professionisti in programma a Imola: sarà possibile convincerlo?
«Lo spero di cuore, il buonsenso dovrebbe. prevalere. Nibali è di gran lunga il ciclista italiano più rappresentativo e merita la piena fiducia di Cassani, che ben sa come lui non esiterebbe a chiamarsi fuori nel caso in cui capisse che la sua condizione atletica non risultasse adeguata all'impegno richiesto
Seconodo i rumors, i papabili azzurri per Tokyo 2021 sarebbero Alberto Bettiol, Damiano Caruso, Giulio Ciccone, Davide Formolo e Gianni Moscon: come le sembra questa nazionale?
“I giudizi tecnici lasciamoli ad altri, ma da sportivo appassionato di ciclismo ribadisco che Nibali sarebbe in grado di ben figurare su di un tracciato che mi dicono essere assai duro, adatto ad atleti esperti e dotati di fondo come Vincenzo».
da Il Tirreno