
Ultima tappa in linea e ancora una volta corsa d’attacco per la Bardiani CSF Faizanè con Giovanni Visconti bravo a inserirsi nella fuga di giornata partita dopo i primi 30km di corsa.
Tappa dall’avvio ancora una volta convulso con scatti e controscatti, ma il gruppo non concede spazio, con il traguardo volante che fa gola ai velocisti per la maglia ciclamino. È quindi bravo Umberto Marengo a provare ad approfittare della situazione facendosi trovare pronto e vincendo lo sprint del primo traguardo volante di giornata conquistando i 12 punti in palio per la speciale classifica. A inizio tappa si trovava infatti a sole 10 lunghezze dal campione nazionale belga De Bondt. Il belga è tuttavia abile a giungere secondo, limitando i danni e mantenendo la vetta della speciale classifica, nella quale Umberto Marengo è quindi secondo assoluto
Parte quindi la fuga di giornata composta da 9 attaccanti, tra i quali un attivissimo Giovanni Visconti. Sulla dura ascesa del San Bernardino restano in 5 all’attacco, mentre poco prima dell’imbocco del passo Spluga rinvengono su di loro un gruppetto di contrattaccanti tra cui il vincitore di giornata Damiano Caruso e Romain Bardet. Sulla salita dello Spluga Giovanni Visconti presente già nella prima fuga di giornata viene riassorbito dal gruppo maglia rosa.
Con la fuga di Giovanni Visconti salgono a oltre 2.100 i km corsi all’attacco dal team Bardiani CSF Faizanè in questo Giro d’Italia.
LE DICHIARAZIONI.
Giovanni Visconti: “Arrivato in fondo a questo Giro mi sentivo sicuramente stanco, ma ci tenevo a provarci ancora una volta, anche se sapevo che oggi le possibilità di arrivare erano remote. Si tratta comunque della quarta azione personale in questo Giro ed è stata una fuga andata via di forza. Ho poi cercato di tenere duro sul passo s. Bernardino. Quando da dietro è rientrato Caruso, siciliano come me con il quale siamo in gruppo da tempo insieme ho cercato di dare cambi regolari, credo che una vittoria di tappa se la meritasse davvero.”
Umberto Marengo: “Sono stato a lungo in lotta e anche in testa per la classifica dei traguardi volanti percorrendo molti km di fuga. Purtroppo con le fughe nelle tappe più impegnative dell’ultima settimana il campione belga mi aveva sopravanzato e tutto sembrava chiuso. Ma stamattina quando ho visto che i velocisti in lotta per la ciclamino tenevano chiuse le fughe ho cercato di inserirmi nella lotta per il traguardo volante riuscendo a vincere lo sprint e conquistando 12 punti. Purtroppo però anche De Bondt è riuscito a raccoglierne restandomi davanti per pochi punti. L’importante era non lasciare nulla di intentato per non avere rimpianti.”
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