Sono gli uomini che seguono Egan Bernal in classifica generale e che non si arrendono, anzi promettono di continuare a rendere vita dura al colombiano in maglia rosa.
Simon Yates è uscito per la prima volta allo soperto, ha attaccato ed è salto al secondo posto della generale: «Mi sento molto bene, sono abbastanza soddisfatto della mia prestazione, anche perché mi sentivo decisamente meglio rispetto agli altri giorni. Anche oggi Bernal ha dimostrato di essere fortissimo e di avere le gambe migliori di tutti, penso che sia ormai chiaro che è lui l’uomo da battere e io continuerò a provarci. Ora nella generale sono in seconda posizione, spero di avere le gambe che ho avuto oggi anche nelle prossime tappe di montagna per provare ad attaccare ancora e prendere la maglia».
Soddisfatto della sua prova Damiano Caruso: «Sono contento di quello che ho fatto. La salita era talmente dura nel finale che non faceva grande differenza, andare su del proprio passo era l’unica cosa che si poteva fare. Così ho fatto e penso di essermi difeso bene su una salita non certo adatta alle mie caratteristiche. L’altro lato dello Zoncolan? Mi dicono che è più duro di questo quindi... spero di non farlo mai».
Alexander Vlasov ha fatto lavorare la sua squadra per tutto il giorno ma non è riuscito a concretzzare: «Mi dispiace per i miei compagni di squadra, ma sullo Zoncolan non avevo le gambe per attaccare e ho cecato di perdere il meno possibile. Ora sono quarto ma una cosa è sicura: il Giro non è affatto finito qui»
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