
Ancora una volta, e non è certo la prima in questo Giro d'Italia, Giulio Ciccone è andato all'attacco: «Oggi è stato un test importante per la mia condizione. Sensazioni più che buone, direi quasi oltre le aspettative, nonostante una giornata dura con pioggia e freddo. Non mi aspettavo di riuscire ad essere così brillante sull’ultima salita perchè le sensazioni, all’inizio dell’ascesa, non erano proprio delle migliori. L’ho approcciata con un atteggiamento difensivo. I primi 10 km sono stati forti ma regolari, ho tenuto le posizioni in attesa del finale dove mi aspettavo attacchi e bagarre. Quando è partito Bernal, d’istinto l’ho seguito. Sapevo che rischiavo il fuorigiri, ma volevo provare. Felice di aver tenuto la sua ruota. L’unico rammarico è l’errore tattico, in discesa dalla Forca di Presta, di aver seguito Bettiol e aver sprecato qualche energia di troppo. D’istinto ho seguito, quando magari era meglio rialzarsi subito. Vista come è andata la tappa, riconosco che è stato un errore. Il mio approccio alla corsa non cambia rispetto ai piani iniziali. Rimane un Giro da vivere un po’ alla giornata. Sono consapevole di non aver corso proprio al risparmio finora, ma va bene così. Cercavo sensazioni positive e sono contento di averle trovate».