Scrive, telefona, digita. Chiama, prega, invoca. Organizza, prepara, allestisce. Si batte e si sbatte, ribatte e talvolta ci risbatte, ma combatte. Non si dà mai per vinto. Guerreggia pacificamente. Lotta a parole e a pedali.
Federico Re. Genovese. E’ un martello. Se fosse un pugile, di quelli che lavorano ai fianchi. Se fosse un pallavolista, di quelli che le schiacciano tutte. Ma è un genovese, è un papà, è un papà a Genova, e lotta perché Genova sia pedalabile, ciclabile, respirabile, vivibile, pulita.
Federico Re interroga esperti, convoca campioni, aggiorna giornalisti, assilla assessori, raduna genitori. Le sue iniziative potrebbero sembrare donchisciottesche, ma è così, anche così, a volte soltanto così che si fa la storia, la si cambia, la si rigira, la si fa ricominciare. In meglio. Poi sembra che non ci volesse così tanto. Invece no: ci voleva lui.
Dopo “tRiciclo” (associazione di volontari, aperta a tutti, che insegna e insegue la sostenibilità ambientale), la più recente impresa di Federico Re sono le “strade scolastiche”. “La moBIMBIlità significa anche poter andare a scuola in bicicletta – spiega lui –. Parliamo di zone dove sia estremamente sicuro pedalare, come nel caso di due nostri bicibus sperimentali, ‘bicibuSauro’ e ‘bicibuScalziTollot’. Il primo passo è mobilitare più persone possibile nel sondare il desiderio di pedibus e di bicibus, cioè comitive e carovane organizzate di genitori e figli a piedi o a pedali, fino a ridurre il numero delle auto che stazionano, occupano, invadono i dintorni delle scuole, installare giochi e cicloposteggi, sistemare cartelli per segnalare la presenza dei bambini”. Il secondo passo è non fermarsi, non arrendersi, non appagarsi. Mai.
E’ così che il martellante Federico Re coinvolge altre associazioni (“Più siamo e più siamo forti, più contiamo e più cantiamo”), alcune aziende (è stata ottenuta una cargo bike elettrica da Bosch e-bike System Italia, che fa da scorta), anche testimoni che possano dare risalto ai suoi sforzi e alle sue idee. Calciatori (i sampdoriani Marco Lanna e Enrico Nicolini) e biker (Gaia Ravaioli, bike marathon), ovviamente ciclisti (Eleonora Mele, campionessa paralimpica, categoria C5, per la società dilettantistica Obiettivo3). Matteo Trentin si è detto disponibile, impegni permettendo. Mario Cipollini pure. Intanto, nel mio piccolo, stamattina ci sarò io. Appuntamento alle 7.45 in piazza Paolo da Novi, a Genova. A parole e a pedali.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.