Non può essere motivo di consolazione verificare ancora una volta che tutto il mondo è Paese. Non è più tollerabile questo odio che si respira in rete e per le strade del mondo nei confronti dei ciclisti, sia che questi siano dei semplici appassionati o dei riconosciuti professionisti. La storia ci arriva da lontano e la rilancia Cycling Weekly. La storia è presto detta: un ciclista del Team DSM oggi è stato aggredito da un automobilista. Il corridore si stava allenando con un compagno e ad un certo punto i due si sono ritrovati affiancati proprio quando è sopraggiunta un’auto guidata da un uomo che, prima li avrebbe ricoperti di improperi, poi si è fermato per aggredirli. Per la serie: dalle parole ai fatti.
L’uomo, un signore di una certa età ma anche con una certa stazza, ha afferrato il malcapitato corridore tirato già dalla bicicletta e l'ha afferrato per la gola e ha cominciato a stringerlo con violenza inaudita. È a questo punto che il corridore della DSM ha provato con tutte le sue forze a difendersi reagendo con qualche pugno, ma con pochi effetti positivi: l'automobilista, molto più robusto e probabilmente più avvezzo a muovere le mani, l'ha nuovamente aggredito. La contesa è terminata grazie all'intervento della passeggera che finalmente è scesa dall’auto per richiamare l’uomo che non voleva sentire ragioni di mollare la sua preda. Secondo quanto riporta Cycling Weekly, il corridore della DSM ha denunciato il guidatore.
Questo episodio ci riporta alla mente quanto accaduto qui da noi nel 2018 e che vide protagonista il colombiano Daniel Martínez anche lui aggredito da un uomo perché stava rallentando l’incedere della sua auto. Il corridore, in quella circostanza finì all’ospedale, mentre sui social si scatenò una vera e propria gogna mediatica che indusse un genio ad arrivare a scrivere: «Investirne uno per educarne 100». Azione questa, che, come raccontato da tuttobiciweb, qualche settimana fa si è tradotta in un rinvio a giudizio per questo “idiota da tastiera”.