È chiaro che bisogna andarci con i piedi di piombo, ma qui temiamo che ci sia una concentrazione elevata di rame e nichel. Movimenti strani, soprattutto in quello centrale o forse posteriore. Accelerazioni improvvise, ruote che girano come se qualcuno le governasse a distanza: ci sarebbe da ridere, se non fosse tutto maledettamente vero. Immagini che si commentano da sole, che fanno scorrere brividi lungo la schiena.
L'immagine ieri è sfuggita ai più nella concitazione dell'Amstel Gold Race 2021, che era finalmente entrata nel vivo dopo lunghe ore di tranquillità. Siamo a 18 chilometri dal traguardo, si affronta per l'ultima volta il Cauberg, Primoz Roglic è lì davanti e ad un tratto rallenta, accosta sulla sinistra, bloccato da una foratura.
Le telecamere vanno via perché è la corsa che se ne va, ma una da dietro riprende lo stop di Roglic, il suo braccio alzato per chiamare l'ammiraglia e... anche una ruota posteriore che gira come non dovrebbe. Guardate le immagini, ci sono anche gli zoom e svariati replay. Sospetti che tornano (dopo le recenti accuse ad Armstrong) ad ammorbare la nostra incontenibile voglia di ciclismo, questo ciclismo che in questi mesi ci sta letteralmente incantando, fin quando non vediamo movimenti strani, ruote che girano da sole, e allora anche a noi cominciano a girare… cattivi pensieri.