Il marcio - nella vita come nello sport e anche nel ciclismo - purtroppo c’è sempre: anche quando le corse sono virtuali c’è chi vuole vincere ad ogni costo. Stiamo parlando del famoso doping tecnologico: la piattaforma Zwift ha trovato due nuovi “furbi” che hanno manipolato l’applicazione per andare più veloci. Accade perché i premi in denaro sono aumentati e gli eventi virtuali sono sempre più diffusi. Zwift è molto preciso e pretende onestà e già lo scorso anno aveva bandito due corridori, per le incongruenze dei dati.
Stavolta sono due donne ad aver barato e ad essere state subito sorprese dai rigidi controlli dei dati di Zwift: si tratta di Antonina Reznikov e Selma Trommer. Entrambe sono state sanzionate e sospese fino a metà luglio.
Antonina Reznikov è una ciclista israeliana specializzata nel triathlon ed ha conquistato il terzo posto ai campionati nazionali. I dati di Antonina sono stati messi in dubbio poichè erano diventati più potenti del 32% dei valori solitamente rilevati nelle sue prestazioni. Nonostante la Reznikov abbia inizialmente negato qualsiasi illecito, di fronte all’evidenza alla fine ha ammesso di aver modificato i propri dati.
Selma Trommer è una ciclista su strada tedesca e i suoi valori di potenza sono improvvisamente risultati superiori del 9%. Anche questo anomalo aumento ha attirato l’attenzione di Zwift e dei suoi analisti e l’atleta è stata subito richiamata. La caccia alle scuse è subito iniziata, la ragazza ha provato ad attribuire l’errore al caricamento dei dati tramite Garmin Connect, ma alla fine ha dovuto ammettere la frode.
Sia la Reznikov che la Trommer in questo periodo di squalifica potranno utilizzare Zwift ma solo per allenamenti e non per partecipare a corse virtuali.
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