Resistere, resistere e resistere. Queste sono state le regole che hanno dettato il successo e la supremazia delle olandesi, che sulla spiaggia di Ostenda hanno dimostrato in assoluto la loro superiorità. La migliore delle azzurre è stata Eva Lechner, che ha tagliato il traguardo in undicesima posizione. «E’ stato un percorso molto duro, ma già lo sapevamo».
Eva il percorso lo ha provato soltanto ieri, anche se sperava di poter fare una ricognizione prima, sapendo che il sarebbe stato particolarmente insidioso.
«La sabbia è stata la parte più impegnativa, abbiamo sempre avuto il vento contrario e non è stato facile. Vento e freddo hanno reso la gara più dura, uniti alla difficoltà della sabbia, hanno reso difficilissima la corsa. Posso dire che questa forse è stata la gara più dura della mia carriera».
Cadute, sabbia, vento e pioggia quasi ghiacciata hanno messo a dura prova le ragazze, che sono arrivate alla fine della gara veramente provate. «A chi sarà in corsa domani voglio dire di tenere duro, perché correranno su un tracciato veramente complicato, tra terra bagnata e sabbia».
La corsa è stata dominata dalle olandesi, che fin dall’inizio hanno dettato legge, correndo su un percorso che si adattava molto alle loro caratteristiche. «Le olandesi sono partite da favorite, sapevamo che sarebbe stato difficile per chiunque star loro dietro e così è stato. Noi abbiamo fatto la nostra corsa, il vento contrario e il freddo hanno complicato ancora di più un percorso difficile».
Per Eva Lechner la stagione del ciclocross ancora non sì conclusa: «Farò ancora delle gare di ciclocross in Belgio e poi rientrerò in Italia dove inizierò la preparazione per le qualificazioni alle Olimpiadi».