Se si vanno a guardare le foto dei podi dei vari campionati nazionali femminili del 2020, si noterà una netta prevalenza di maglie delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia. L’ultimo in ordine temporale è stato quello di Alice Maria Arzuffi, che ha conquistato per la prima volta il tricolore del ciclocross a Lecce, dopo tante medaglie d’argento. Ma anche su strada, con Elisa Longo Borghini che ha vinto prova in linea e cronometro con la stessa maglia. Questo perché le Fiamme Oro sono in prima linea nel supporto all’attività femminile e tra le loro fila sono arruolate alcune delle migliori atlete del panorama ciclistico italiano.
Per l’attività su pista, abbinata alla strada, al gruppo sportivo della Polizia sono aggregate Elisa Balsamo, Vittoria Guazzini, Martina Fidanza, Maria Giulia Confalonieri, Marta Cavalli e Rachele Barbieri, per la strada Elisa Longo Borghini, Sofia Bertizzolo e Elena Pirrone, e per il ciclocross, sempre abbinato alla strada, Alice Maria Arzuffi. In precedenza, c’era anche Beatrice Bartelloni, che ha però appeso la bicicletta al chiodo dopo le Olimpiadi di Rio e ora è poliziotta in Friuli. Tutte queste ragazze, per gran parte dell’anno, corrono con la propria squadra di club, che garantisce loro un calendario internazionale, per indossare poi la maglia delle Fiamme Oro in occasione dei Campionati Italiani o di qualche altra gara in cui le proprie squadre non sono invitate.
A coordinare il tutto, all’ombra dei palcoscenici mediatici, c’è Nicola Assuntore, direttore tecnico del settore ciclismo delle Fiamme Oro. «Ho sempre lavorato nella Polizia di Stato, poi nel 2010 mi è stato proposto di entrare a far parte delle Fiamme Oro, in cui mi sono sempre occupato della parte relativa all'arruolamento e quindi dei vari concorsi per entrare a far parte del gruppo – spiega Assuntore, romano di Primavalle -. Poi nel 2015 siamo partiti con il ciclismo femminile, per dare una mano nella sua crescita e appoggiare economicamente le ragazze più meritevoli, e mi è stato proposto di fare il direttore tecnico, avendo superato il corso di terzo livello ed essendo un grande appassionato. Le prime ad essere arruolate sono state Elisa Longo Borghini e Sofia Bertizzolo, e da quel momento ci siamo ingranditi sempre di più». Il suo è un lavoro di costante monitoraggio e di confronto con chi le atlete le vede più spesso durante l’anno: «Con il CT della Nazionale Dino Salvoldi c'è un confronto continuo per individuare e valutare le ragazze. E lo stesso con i direttori sportivi e i presidenti delle varie società, che ci tengono sempre aggiornati. Di solito a fine maggio facciamo sempre un ritiro di gruppo sul Passo San Pellegrino di due settimane, anche se quest'anno non è stato possibile. A Moena c'è un centro di addestramento della Polizia che ci permette di avere tutte gli strumenti necessari per allenarsi bene».
Al momento non ci sono le risorse per creare una squadra vera e propria, che possa permettere alle ragazze di correre tutto l’anno in maglia Fiamme Oro, ma Assuntore si sta impegnando in prima persona per cercare di portare avanti il progetto. «Il nostro obiettivo per il futuro è creare una vera e propria squadra Fiamme Oro, che faccia un'attività internazionale e possa competere con le migliori squadre del mondo. Con le ragazze che abbiamo al momento, per esempio, potremmo contare su una squadra fortissima. Sono stato incaricato di portare avanti questo progetto e qualcosa sta cominciando a muoversi, ovviamente bisognerà lavorare sugli sponsor, magari appoggiandoci anche a squadre già esistenti, ma la volontà c’è».
Di titoli nazionali e internazionali le Fiamme Oro ne hanno già vinti tanti con le loro rappresentanti, ma quello, per ora, più storico è quello che arriva dal Brasile: «La medaglia di bronzo di Longo Borghini alle Olimpiadi di Rio, anche perché eravamo partiti da poco e ha dato grande spinta a tutta l'attività. Le Fiamme Oro nascono per dare supporto all'attività sportiva di alto livello e le Olimpiadi sono ovviamente il punto massimo raggiungibile per un atleta. Poi tutte le vittorie ottenute ai campionati italiani, europei, mondiali per noi sono motivo di grande orgoglio».
L’attesa per le Olimpiadi di Tokyo (se si faranno) è quindi ovviamente molta, anche perché le possibilità di medaglie, soprattutto su pista, sono decisamente aumentate: «Secondo me il movimento è in salute. Io sono un insider dal 2015 e mi pare che ogni anno sia cresciuto, in quantità e qualità – conclude Assuntore -. La conferma è arrivata agli ultimi Europei su pista in Bulgaria, in cui abbiamo vinto due medaglie d'oro in specialità olimpiche, l'Omnium con Elisa Balsamo, che ha battuto Laura Kenny, campionessa olimpica sia a Londra che a Rio, e nella Madison con la stessa Balsamo e Vittoria Guazzini, che io paragono un po' a Cavendish e Wiggins e secondo me hanno tutte le carte in regola per diventare le migliori del mondo. E poi la gran parte fa più discipline e questo è sempre un bene per la maturazione fisica dell'atleta. Per la strada hanno ampi margini di miglioramento Balsamo e Guazzini, ma anche Martina Fidanza e Marta Cavalli, che hanno un gran bel motore».
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