A soli 25 anni Alessandro Pessot rischia di dover già chiudere la sua carriera. Nei primi due anni da professionista con la Bardiani-CSF-Faizanè l’atleta trevigiano non è riuscito a brillare, facendo fatica ad adattarsi ai ritmi forsennati del mondo dei pro, e ora si ritrova senza squadra, a poche settimane dall’inizio della stagione.
«Dopo il lockdown non sono riuscito a trovare il ritmo gara; in allenamento ho fatto i test migliori della mia carriera, ma purtroppo le corse sono un'altra cosa - spiega Pessot amareggiato -. Il calendario era ristretto, non ho avuto modo di trovare il colpo di pedale che volevo. Inutile dire che questi due anni sono stati piuttosto deludenti, perché anche nel 2019 ho avuto diversi acciacchi e non sono riuscito ad esprimermi; non sono stato in grado di dimostrare quanto valgo. Poi in questo ciclismo frenetico a 25 anni sono già considerato vecchio e le squadre preferiscono investire su un ragazzo di 21-22 anni. Sono comunque orgoglioso di essere riuscito a passare professionista, poi purtroppo bisogna fare i conti con la realtà e con gli avversari».
Il lato più crudele del ciclismo, quello che se non si è fenomeni bisogna lottare anno dopo anno, non per la vittoria, ma per mantenere un posto in gruppo. Pessot vorrebbe così riuscire a trovare un’altra chance, per capire effettivamente cosa può fare in questo mondo, anche a costo di scendere di categoria e abbracciare il progetto di un team Continental: «Il mio procuratore Raimondo Scimone si sta impegnando per provare a trovarmi un contratto, sta parlando con un paio di Continental italiane ma al momento di concreto non c'è nulla. La voglia di continuare c'è, sono disposto anche a scendere di categoria, provare a fare un bell'anno e rilanciarmi in vista del 2022, ma purtroppo la situazione economica generale rende tutto molto complicato. Ho 25 anni ed è anche necessario fare qualcosa che mi permetta di essere economicamente indipendente».
Con la stagione in partenza le incognite sono tante e comprendere se vale realmente la pena continuare è cosa tutt’altro che facile. L’ex corridore del Cycling Team Friuli si è così dato qualche settimana di attesa per vedere se si muove qualcosa e prendere una decisione definitiva: «Spero di avere qualche notizia entro fine mese, altrimenti valuterò il da farsi. Non mi dispiacerebbe riprendere gli studi e provare a diventare nutrizionista, è sempre stata la mia ambizione insieme al diventare ciclista professionista».
(Foto: BettiniPhoto)
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