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Giulia Marchesini è una atleta di Aromitalia – Basso Bikes – Vaiano, la formazione Women’s Continental di Stefano Giugni, guidata dai tecnici Baldi e Ferrari. «Per me questa squadra è una seconda famiglia. Sono arrivata a Vaiano nel 2015, al primo anno da Junior, il 2020 è stato il mio sesto anno qui.», dice conversando al telefono con tuttobiciweb la 22enne aretina di Castiglion Fiorentino.
Le prime esperienze in gara risalgono all’infanzia nella Arezzo Bike, la Società fondata dal papà Maurizio e dallo zio Romano: «Ho iniziato a correre da “G1”, ma fosse stato per me avrei cominciato anche prima. In casa nostra si respira ciclismo, mio padre ha trasmesso la passione per la bicicletta a me e a mio fratello Riccardo (quest’anno tesserato per Amore e Vita Prodir. ndr)», ci confida Giulia, che parlando ancora del fratello, aggiunge scherzosa: «A volte ci capita di uscire in allenamento assieme e… mi “tira il collo”».
A dispetto della sua giovane età la ragazza toscana è stata capace di salire alla ribalta in eventi importanti: nel 2018 ha debuttato - portandolo a termine – al Giro Rosa e nella stagione successiva è stata protagonista di una lunga fuga alla Ronde Van Vlaanderen poi vinta da Marta Bastianelli. Quest’anno la seconda partecipazione in carriera al Giro Rosa, ma il miglior momento del suo 2020 ciclistico «È stato il Dubai Women’s Tour dove mi sono classificata undicesima in Generale e quarta nella classifica riservata alle giovani. Anche come team siamo andate bene: abbiamo concluso al terzo posto nella classifica a squadre dietro Hitec Products e Minsk Cycling Club», ci confida.
Dai un voto alla tua stagione.
«6. Il lockdown di questa Primavera ha reso tutto più complicato e, pur allenandomi sempre con convinzione, dopo la ripresa non sono riuscita mai a rendere come avrei voluto, mi dispiace. Cercherò di riscattarmi nel 2021.»
Descriviti, che tipo di ciclista sei?
«Sono una passista, mi piacciono le cronometro e, quando sto bene, mi difendo anche sugli strappetti.»
E di carattere, invece?
«Testarda, molto testarda.»
La tua gara dei sogni?
«Il Giro delle Fiandre. Ricordo le emozioni del 2019 quando sono rimasta un centinaio di chilometri in fuga: l’atmosfera, il pubblico rendono la Ronde una gara unica, da sogno.»
Guardiamo sempre al Nord. Come ti immagini la prima edizione della Parigi – Roubaix femminile attualmente in calendario per l’11 aprile 2021 (l’evento doveva tenersi lo scorso 25 ottobre ma è stato cancellato a causa della pandemia, ndr)?
«Dura. È faticosa per i ragazzi, lo sarà tanto anche per noi ragazze. Però, se ci sarà la possibilità, mi piacerebbe provare l’esperienza».
Hai una collega a cui ti ispiri, un punto di riferimento?
«Fin da piccola ammiro Marianne Vos. In squadra, invece, il mio punto di riferimento è Rasa Leleivyte.»
Come ami passare il tuo tempo libero quando non pedali?
«Tra bici e università non ho molto tempo libero ma quando posso mi piace uscire con gli amici.»
Cosa studi?
«Frequento la facoltà di Scienze Motorie a Perugia.»
Le feste sono vicine, cosa ti auguri per il nuovo anno?
«Spero che la difficile situazione globale che stiamo vivendo a causa del coronavirus migliori e che tutto possa tornare alla normalità. Sul piano sportivo voglio continuare a migliorarmi, crescere sempre più; cercherò anche di ottenere qualche bel risultato con la maglia di Aromitalia – Basso Bikes Vaiano.»
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