TRENTIN: «IL VIRUS CI OBBLIGA AL TIFO DA CASA, SVECCHIAMO IL PRODOTTO CICLISMO IN TV»

INTERVISTA | 12/11/2020 | 08:10
di Giulia De Maio

La stagione è finita e, se fosse un anno normale, per gli stradisti sarebbe ora di andare in vacanza. Invece ai tempi del coronavirus bisogna stare in casa, così quando chiamiamo Matteo Trentin lo troviamo impegnato tra cartoncini colorati e forbici dalla punta arrotondata insieme ai piccoli Giovanni e Jacopo. Non c’è nulla di meglio che dedicarsi ad alcuni lavoretti natalizi con i propri figli per ritrovare il buon umore e distrarsi dalle brutte notizie che stanno caratterizzando questo periodo.


«Io e miei cari per fortuna stiamo bene e, sinceramente, dopo mesi “a tutta” sto volentieri tra le mura domestiche. Dopo il lockdown è stata una corsa dietro l’altra, siamo stati in giro tanto anche se per breve tempo, quindi ricarico volentieri le pile con Claudia e i nostri bimbi» ci racconta da Montecarlo uno tra i pochi corridori in attività che vanta successi di tappe in tutti e tre i grandi giri. 


In questi giorni il 31enne trentino non si sta dedicando solo alla famiglia, essendo un attivo membro del CPA, sta partecipando a nome dei sindacato dei corridori ad alcuni meeting organizzati dall’UCI. «Ci tengo soprattutto al discorso sicurezza, insieme a Philippe Gilbert abbiamo presentato le richieste del gruppo e speriamo alcuni cambiamenti si concretizzino a breve. Sono abbastanza fiducioso, su alcune questioni basilari pare tutte le parti coinvolte abbiano la volontà di spiccare un definitivo salto di qualità» confida a tuttobiciweb.

È stata una stagione strana e difficile, nella quale la vittoria a lui (come a tanti altri) è mancata. «Era partita benino, alla Omloop Het Nieuwsblad, la prima gara del calendario a cui puntavo, pedalavo bene, nonostante la tumefazione al ginocchio rimediata in una caduta il giorno prima. Dopo lo stop forzato causato dal Covid-19 puntavo alla Milano-Sanremo, anche lì sono finito a terra e mi sono fatto male al ginocchio. Quell’infortunio purtroppo ha condizionato un po’ tutta la seconda parte di stagione, ho sofferto per alcuni acciacchi che non mi hanno mai lasciato libero, impedendomi di esprimermi al meglio. Non posso essere soddisfatto, ma adesso sto bene quindi non mi lamento. In tanti hanno sofferto per una programmazione anomala, chi invece ha trovato la quadra è riuscito a fare la differenza rispetto alla massa come non mai. Penso a Van Aert, Roglic, Alaphilippe, Demare e Hirschi che l’hanno imbroccata alla grandissima».

Come movimento, Trento è convinto che il ciclismo abbia fronteggiato la pandemia al meglio. «Basta vedere quanti pochi positivi abbiamo avuto rispetto ad altri sport in percentuale ai tamponi a cui siamo stati sottoposti. Le squadre hanno dimostrato una serietà che dovrebbe far scuola, gli organizzatori hanno dato il loro contributo e ce la siamo cavati benone nonostante la nostra sia una disciplina di gruppo e itinerante. Corriamo uno accanto all’altro e ogni giorno ci spostiamo da un hotel all’altro, non possiamo lavorare in un ambiente protetto come uno stadio o un palazzetto. L’anno prossimo dovremo ancora convivere con quest’emergenza sanitaria, dobbiamo metterci l’anima in pace e continuare a tenere alta la guardia. Penso tutte le corse dovranno comportarsi come hanno fatto gli organizzatori del Giro delle Fiandre quest’anno: invitando la gente a stare a casa e a vedere in tv lo show. Forse sarà anche l’occasione buona per offrire un prodotto televisivo più appetibile, mi auguro davvero coglieremo l’opportunità per migliorare un format molto vecchio».

L’inverno si prospetta ancora complicato. Tra tanti dubbi, Matteo ha la certezza di un contratto biennale con una nuova squadra. Lascerà la CCC, dopo un anno in maglia arancione, per affrontare due stagioni chiave per la sua carriera con la UAE Emirates. «Per i prossimi mesi spero riusciremo ad allenarci. L’aspetto più difficile del lockdown è stato non sapere quando, come, perché allenarsi. Per qualunque tipo di lavoro, l’incertezza non è d’aiuto. Per quanto mi riguarda nel 2021 cerco riscatto. Voglio iniziare con il piede giusto e ritornare al livello del 2019 (quando nello Yorkshire fu argento mondiale alle spalle di Pedersen, ndr). Non metto nel mirino una gara in particolare, l’importante è andare forte». 

Copyright © TBW
COMMENTI
ok Trentin ma precisa meglio
12 novembre 2020 10:15 bernacca
"Forse sarà anche l’occasione buona per offrire un prodotto televisivo più appetibile, mi auguro davvero coglieremo l’opportunità per migliorare un format molto vecchio». Scusate ma non l'ho capita! o meglio, mi si dica quale dovrebbe essere il format nuovo altrimenti si taccia.

FORMAT
12 novembre 2020 10:32 a01500
Vorrei capire cosa bisogna cambiare dei format attuali. Secondo me la prima cosa a cambiare dovrebbero essere i commentatori : RAI veramente scarsi.

....
12 novembre 2020 13:54 berto
E quindi....?cosa bisogna cambiare?

Tv
12 novembre 2020 14:51 siluro1946
Non è la Rai che deve promuovere il ciclismo lei deve trasmetterne le gesta, poi spetta ai ciclisti ed agli organi federali rendere appetibile il prodotto. Non ci fosse la RAI il ciclismo passerebbe dal coma profondo al decesso. I commentatori, chiunque esso sia sarà sempre criticato da almeno il 50% degli ascoltatori quindi prendiamo ciò che ci viene offerto gratuitamente o quasi e ringraziamo.

TV
12 novembre 2020 16:18 PedroGonzalezTVE
Interessante ma... come? Fa la teleronaca direttamente Trentin dalla corsa? Rai non potrà mai fare cronache stile Eurosport e viceversa.... non comprendo del tutto questa considerazione....

un nuovo format c'era
12 novembre 2020 17:40 alerossi
e si chiamava HAMMER SERIES, creato da Velon. purtroppo l'uci ha voluto affossare questo tipo di gare. certo non andavano a schiacciare la tradizione dei grandi giri e monumento che rimangono più importanti, ma era qualcosa di bello e rivoluzionario da affiancare alla tradizione, molto spettacolare in tv.

Gratuitamente???
13 novembre 2020 00:03 pickett
Caro Siluro,mi viene da pensare che non utilizzi l'energia elettrica.

Gratissssss???
13 novembre 2020 09:47 9colli
Ma il canone Rai Non lo paghi???

Precisazione
13 novembre 2020 19:53 siluro1946
Precisazione per i perfettini: "...gratis o quasi", provate a quantificare quante ore vedete la Rai dividete per 9€ mensile il risultato saranno pochi centesimi quindi passiamo ad altro.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il trentaseiesimo memorial intitolato a Vincenzo Mantovani laurea vincitore Lorenzo Anniballi. Il portacolori della Solme Olmo si è aggiudicato la corsa svoltasi oggi pomeriggio sulle strade mantovane di Castel d’Ario, precedendo Antonio Bonaldo (Sc Padovani) in seconda posizione. Mentre l'atleta di casa...


Guillaume Martin conquista la vittoria al Tour du Jura e bissa il successo ottenuto ieri nella Classic Grand Besançon. Il 31enne della Groupama – FDJ si è presentato a braccia levate  sul traguardo posto in cima a Mont Poupet dopo aver raggiunto...


Dall'alto del suo cristallino talento Jarno Widar trionfa nella Liegi Bastogne Liegi under 23. Il belga della Lotto Development è il magnifico vincitore della classica delle Ardenne giovanile che si è conclusa a Blegny dopo 174 chilometri. Widar conquista la...


Una condotta di gara perfetta quella dello scatenato e imbattibile Team Hopplà, protagonista fino a poche centinaia di metri dall’arrivo Matteo Regnanti, poi una volta tornato compatto il gruppo, ecco il suo compagno di squadra, la “freccia” Marco Manenti davanti...


Chi va piano va sano e va lontano, ma nel ciclismo, come in tutto lo sport, è la velocità il fine primo e ultimo. Nel ciclismo di oggi si va velocissimo: ragazzi impazienti di affermarsi che si mettono in modalità...


Formula vincente non si cambia. Il Tour of the Alps - ormai da diversi anni - si fa riconoscere per caratteristiche chiare e idee ben precise. Tappe corte, trasferimenti brevi, altimetrie mai banali, nessuna passerella, nessuna volata, nessuna cronometro, attacchi...


Una bella conferma e una “sorpresa” nella gara juniores che ha aperto di buon mattino la due giorni di “Pasqualando” sul pianeggiante circuito della zona industriale di Ponte a Egola per la regìa organizzativa della Ciclistica San Miniato e di...


Dal IX Osservatorio Heliocare condotto da Cantabria Labs Difa Cooper è emerso in modo evidente quanta strada ci sia ancora da percorrere per una consapevolezza adeguata sui rischi causati dal sole. La prevenzione è fondamentale: un terzo della popolazione mondiale...


Jai Hindley è nato guardando l’oceano, a Perth, in Australia, ma è sulle montagne che ha trovato sé stesso. Per uno scalatore che si è rivelato e consacrato sulle cime del Giro d’Italia, con il secondo posto del 2020 e...


Crollò a soli 500 metri dall’arrivo. Quel giorno, l’8 giugno 1956, Giro d’Italia, tappa del Bondone, aveva sopportato 241 chilometri e altri 500 metri con quattro montagne, aveva resistito a pioggia, nebbia, freddo e infine neve, aveva indossato la maglia...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024