Lo ha fatto a malincuore, perché il ruolo gli calzava a pennello e, soprattutto, perché gli piaceva un sacco essendo un ciclista praticante. Enzo Ghigo ha rassegnato le dimissioni da presidente della Lega del Ciclismo Professionistico, carica che ricopriva dal 2015. Classe ’53, per due mandati Governatore del Piemonte sotto i colori di Forza Italia – anche se i suoi sono chiaramente e indelebilmente bianconeri -, dal novembre dello scorso anno è Presidente del Museo Nazionale del cinema di Torino. «Ed per questa ragione che sono arrivato a questa conclusione – dice a tuttobiciweb il diretto interessato -. Non è stato semplice, perché la passione per il ciclismo e la bicicletta è tanta, ma ormai come si suol dire non ci stavo più dentro. La macchina del cinema di Torino è sempre più grossa e complessa e non potevo più tenere il piede in due scarpe: urgeva una scelta di campo».
La scelta è stata comunicata lunedì al Presidente della Federazione Renato Di Rocco, il quale aveva avuto modo di scambiare due parole con Ghigo telefonicamente. «Devo solo ringraziare tutti – ha aggiunto Ghigo -: dal presidente Di Rocco al consiglio Federale, così come il mio consiglio e Stefano Piccolo prezioso compagno di viaggio ed esemplare segretario della Lega. Devo ringraziare in un momento come questo tutti, dai corridori agli organizzatori, così come tutto il mondo delle due ruote che con il sottoscritto è sempre stato amico. Ho trascorso in questo sport cinque anni bellissimi e spero anche proficui e, come si fa di solito in queste circostanze, auguro fin da ora al mio successore i migliori auguri di buon viaggio. Avrà al proprio fianco persone che sapranno accompagnarlo in un mondo, quello del ciclismo, davvero affascinante e stimolante».