Piange lacrime di gioia Ernesto Colnago, che a 88 anni festeggia l’ennesima vittoria al Tour de France. «Ne ho vinti qualcuno con Merckx – ci racconta in preda all'emozione dopo aver seguito in tv l'impresa di Tadej Pogacar nella cronometro de la Planche des Belles Filles -. A proposito: Eddy è stato il primo a chiamarmi, piangevamo al telefono tutti e due. Che emozione…».
È felice come un bimbo il maestro di Cambiago, che ieri sera si è recato nell’azienda che ha fondato e a cui ha dedicato la vita, per accertarsi personalmente che un telaio giallo della V3Rs fosse pronto per partire in direzione Parigi. «Tadej è un ragazzo di famiglia, cresciuto da Andrej Hauptman, segnalato da Fabrizio Bontempi a Saronni, il quale è stato bravissimo a metterlo sotto contratto quando ancora era dilettante. Poi noi abbiamo fatto il nostro, ma lui ci ha messo tanto di più: questo è uno dei talenti più belli che io abbia mai visto. E qualche campione, nella mia vita, l'ho incontrato» racconta con ancora il groppo in gola uno dei più grandi artisti del mondo della bicicletta.
Prima di godersi l'incoronazione finale del nuovo re della Grande Boucle sugli Champs-Élysées, ci fa una confidenza che ben fa capire il carattere e la determinazione del talento sloveno. «Gli ho fatto avere per la crono un telaio bianco nuovo di zecca, lui mi ha detto al mattino: “Se vado come penso, la farò divertire e poi la farò lavorare di più, perché dovrà cambiarmi il colore". Io mi sono limitato a rispondergli: “io sono già felice così,”, ma non sapevo che la vera gioia sarebbe arrivata poco dopo».