
Fabio Casartelli era un campione. Un campione umile, capace di regalare grandi emozioni. La sua vittoria ai Giochi olimpici di Barcellona 1992 è sicuramente impressa nella mente di tutti gli appassionati di ciclismo; il suo volto sorridente e pieno di gioia nel momento della consegna della medaglia d’oro è certamente una delle immagini più belle dello sport, e - come ha dato conto tuttobiciweb in un precedente articolo - l’Amministrazione comunale di Albese con Cassano ha voluto affiggere proprio quell’immagine sulla facciata del comune per celebrare il ricordo di Fabio a venticinque anni dalla sua scomparsa.
Fabio, classe 1970, era atleta e campione ma, soprattutto, era un figlio. Un ragazzo a cui piaceva la bicicletta. Tuttobiciweb ha raggiunto telefonicamente la signora Rosa, mamma di Fabio, che gentilmente ha acconsentito a parlarci del suo ragazzo dandoci modo di ricordare – o scoprire - un giovane uomo, amico di tutti e ben voluto da tutti.
«Fabio era sempre vispo, sorridente – racconta la signora Rosa – gli piaceva ridere e scherzare. Si è diplomato in elettronica e quando ha chiesto a me e suo padre un paio d’anni per fare ciclismo glielo abbiamo permesso». Fabio aveva stoffa, i risultati sono arrivati. E che risultati. La signora Casartelli ci racconta di ciò che ha provato il giorno della vittoria olimpica di Barcellona: «È stata una gioia immensa. Ricordo soprattutto il ritorno in paese, tutti acclamavano Fabio. C’erano striscioni e bandiere. È stata una forte emozione».
Con voce tranquilla la signora Rosa rivive i ricordi e racconta di quando, durante i festeggiamenti, forse un po’ incredulo, il figlio le chiese: «Mamma, cosa ho fatto? Ho fatto solo il mio lavoro».
Telefonata e i racconti proseguono. Rosa, orgogliosamente, sottolinea: «Fabio è sempre rimasto un ragazzo semplice, non è mai cambiato. Tutti lo ricordano come persona umile, proprio come siamo noi in famiglia».
Famiglia significa anche Marco, figlio di Fabio e Annalisa, nipote di Sergio e Rosa: «Sono diversi mesi che non ci vediamo. Marco vive a Forlì e studia grafica; avrebbe dovuto laurearsi in questo periodo ma a causa della situazione legata al coronavirus ha rimandato. Lo sport? Non lo appassiona più di tanto, non so neanche se abbia una squadra del cuore».
La situazione sanitaria legata al coronavirus ha consigliato di annullare anche la Mediofondo intitolata a Fabio: tutto rinviato al 2021. «Quest’anno abbiamo deciso di non andare in Francia per ricordare Fabio – dice mamma Rosa - la situazione è troppo delicata».
Certamente però sabato pomeriggio ad Albese con Cassano saranno in molti a ricordare l’uomo, l’atleta e il campione: l’Amministrazione comunale e la Fondazione Casartelli in collaborazione con la Pro Loco d’Albese organizzano una serata dal titolo “Il ricordo del nostro campione”. Alle ore 21.00 è fissato il ritrovo dei partecipanti presso il monumento dedicato a Fabio e successivamente, presso il parco comunale, la serata continuerà con immagini e racconti.
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