Essere un corridore, e prima ancora, essere un buon pasticciere. Perchè se dovesse andargli male la carriera da ciclista, Daniel Polato potrebbe sempre diventare un esperto di dolci e di pane quotidiano. Bresciano, classe 2003 (diciasette candeline a settembre), Polato è saltato in sella a 10 anni, da Giovanissimo della categoria G4, quando Vincenzo Nibali vinceva il primo dei suoi due Giri d'Italia.
«La prima corsa vicino a casa, nel Bresciano. Era un circuito in paese, non ricordo in quale località, ma ricordo che arrivai secondo dietro Mirko Solaro. Indossavo la maglia del gruppo sportivo Nuvolera, pedalavo su una FM Bike, telaio 22. Ma allora ero piccolo, e la bicicletta mi ha sempre divertito».
Nel 2019, alla Aspiratori Otelli, la vittoria a Montanaso Lombardo, il secondo a Castelnuovo di Asola, il terzo a Mariano Comense. Polato si piazza anche quarto al tricolore a cronometro a squadre a Treviglio, e quinto a Lonato nel prestigioso Trofeo Feralpi. «Non è andata benissimo, mi aspettavo molto di più. A volte, più che affidarsi ad una buona condizione di forma, ci vuole anche molta fortuna. Non che io non nè abbia avuta, ma tante sono state le circostanze in cui potevo dare di più, e invece... ».
Bresciano di Calcinato, vicino a Lonato, il paese dei fratelli professionisti Damiano e Imerio Cima, il giovane Daniel abita con il padre Pasquale, capo magazziniere persso la Cartiera del Chiese a Ponte San Marco, e la madre Giovanna, che si occupa delle pulizie nella fabbrica Cavagna sempre a Ponte a San Marco. Polato ha tre fratelli più grandi: Simone, Sara e Stefania. Passista veloce, Daniel segue i corsi di pasticceria e panificazione presso il Centro di Formazione Professionale "Casa del Giovane" a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Debutta quest'anno tra gli juniores nel gruppo sportivo Feralpi Group, diretto da Tiziano Gozio.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«In tutte le discipline siamo competitivi e in forte rilancio».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 10 anni per il GS Nuvolera, avevo una bici FMBike nera».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Mathieu Van Der Poel, perchè è forte dappertutto».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Arti Marziali per auto difesa».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono troppo impulsivo».
Il tuo modello di corridore?
«Mikel Landa».
Cosa leggi preferibilmente?
«Leggere non mi piace».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Gli occhi e il fisico».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Va bene com'è».
Piatto preferito?
«Carne alla griglia».
Film che ti ha emozionato?
«Green Book, Oscar quale miglior film 2019».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Tutti i miei compagni di squadra».
Il bello del ciclismo?
«La possibilità di aprire gli occhi su nuove conoscenze».
Paese preferito?
«L'Australia perché... è davvero tutto un altro mondo».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che mi impegno a fare tutto».
Hobby?
«Uscire con gli amici».
La gara che vorresti vincere?
«Milano-Sanremo».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«I miei ex allenatori, Danila e Adalberto».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Vincere due corse».
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