Volare alto, sempre più in alto è l'ambizione di Giuseppe Aquila. «Vedo un Aquila che ce la metterà tutta, che potrebbe spiccare il volo verso brillanti risultati. Insomma vedo un giovane vivace, fortissimo in salita, motivato, che impara e ascolta» afferma Tiziano Gozio, direttore sportivo della Feralpi Group Monteclarense, la società bresciana che ha ingaggiato il giovane bresciano per il 2020.
I migliori risultati, Aquila li ha conquistati proprio in salita: terzo a Pecetto di Valenza, fuori Alessandria, quinto nella cronoscalata di Altino e al Campionato Lombardo di Busto Arsizio, sesto alla Travagliato-Madonna della Stella, settimo nella tappa del Giro della Provincia di Como con arrivo in vetta al Ghisallo, trentaduesimo nella sfida tricolore a Chianciano Terme.
«In salita mi trovo bene, cerco sempre di staccare gli avversari. Ci provo, tento, rischio anche se poi non vinco. Ma soprattutto ci credo. Il 2019 è stato il mio anno migliore, sono riuscito a esprimermi nelle corse che prediligo, adatte alle mie caratteristiche. Per quanto mi riguarda siamo solo all'inizio».
A 7 anni ha messo il primo numero sulla schiena. La passione gli è venuta guardando altri ragazzini che correvano, si è fatto dare una bici e ha iniziato. Quel giorno ha imparato che per correre doveva fare fatica. Aquila è di Gussago, 8 km da Brescia, il paese dell'ex professionista Guido Bontempi e dove c'è la sede del glorioso gruppo sportivo Ronco, società dalla quale sono usciti grandi corridori. Lo scalatore lombardo vive con i genitori Giovanni e Roberta, entrambi lavorano in una ditta di metalmeccanica, lui a Camignone, lei a Gussago. Giuseppe ha una sorella maggiore, Andrea, che ha corso nelle categorie giovanili, e sta per diplomarsi al Liceo Scientifico.
Fisico da grimpeur, 171 centimetri per un peso di 54, Aquila frequenta l'Istituto Tecnico Commerciale "Abba-Ballini" di Brescia indirizzo amministrazione finanza e marketing. Dopo 10 anni alla corte del gruppo sportivo Ronco, quest'anno, al suo debutto tra gli juniores, indosserà per la prima volta i colori della Feralpi Group di Lonato sotto la direzione tecnica di Tiziano Gozio.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Sono sempre più numerose le opportunità di passare fra i professionisti».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 7 anni per il GS Ronco, avevo una bici nera con la scritta della società».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Eddy Merckx, l'unico che sapeva vincere dappertutto».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Seguo un pò il calcio, ma non ci giocherei».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono testardo».
Il tuo modello di corridore?
«Vincenzo Nibali».
Cosa leggi preferibilmente?
«Non sono un gran lettore, lo confesso».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e la bellezza».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Auspico sempre più spazio per le categorie giovanili».
Piatto preferito?
«Pizza».
Attrice o attore preferito?
«Nessuna preferenza, il cinema non fa per me».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Daniel Polato, compagno di squadra».
Sei religioso?
«Sì».
Paese preferito?
«La mia Italia, e la Spagna».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono simpatico e generoso».
Hobby?
«Videogiochi».
La gara che vorresti vincere?
«Giro delle Fiandre».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Con i miei allenatori della Ronco».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Fare bene in salita e ottenere dei buoni piazzamenti».
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