Sono i numeri a far esaltare la prima stagione tra gli allievi di Riccardo Galante. Il giovane trentino ha chiuso infatti il 2019 con sei affermazioni su strada, un secondo posto e cinque terzi: ha vinto a Pressana, nel Veronese, a Ravina di Trento, il Trofeo Baccanello a Calusco d’Adda, nella Bergamasca (nella foto), la cronometro di Nembro, la prova di Corticelle di Dello nel Bresciano, e il Giro dei 5 Laghi a Vittorio Veneto ultima prova dell’Oscar TuttoBICI.
«E’ stata una annata ad alta intensità e di grandi soddisfazioni. Sono andato forte, e mi prendo il merito di aver ottenuto più delle previsioni alla vigilia. Diciamo che tutta la nostra squadra – l’Ausonia Csi Pescantina- ha fatto faville, e per quanto mi riguarda ho avuto uno stato di salute davvero eccezionale che mi ha permesso di essere protagonista in quasi tutte le gare a cui ho partecipato».
E’ un atleta, Galante, 16 anni a giugno, che si ispira a Mathieu Van Der Poel e sogna di vincere un campionato italiano. Trentino di Condino, nella Valle del Chiese, Riccardo si è avvicinato al ciclismo grazie a un suo compaesano che gareggiava per la società di Storo, con la quale si è tesserato qualche mese più tardi. Galante vive con i genitori Massimo e Marzia, rispettivamente Capo Reparto e addetta al settore gestionale in una azienda di tetti in legno di Condino. Riccardo ha due sorelle: Arianna, di 11 anni, che corre nella categoria Giovanissimi G5 per il team Amici del Pedale Roncone, e Carola (23) che si è appena laureata in farmacia. Studia all’Istituto d’Istruzione Superiore “Giacomo Perlasca” di Idro indirizzo Liceo Scientifico, ed è fidanzato con Elisa: «Mi è vicina in questo mio mondo, mi sostiene in tutto, è una ragazza davvero speciale. Studia nella mia stessa scuola, ci vogliamo bene, e subito dopo le corse stiamo insieme. Mi fido di lei, non avrei potuto trovare di meglio».
Corridore completo, Galante in gruppo è soprannominato “Pollo” perché da piccolo lo facevano apparire un po’ tonto ma ha dimostrato di essere fatto di ben altra pasta... Difende i colori della Ausonia CSI Pescantina presieduta dall’ex professionista Nicola Chesini, sotto la direzione tecnica di Damiano Menini e Nicola Bazzani.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Sta crescendo bene, specialmente a livello giovanile».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 10 anni per la SC Storo, avevo una bici rossa con il marchio della società».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani, perché aveva qualcosa in più».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Il karate che praticavo da piccolo».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono un pò impulsivo».
Il tuo modello di corridore?
«Mathieu Van Der Poel».
Cosa leggi preferibilmente?
«Non mi piace leggere».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere, il fisico e che sia comprensiva».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Meno pressione sul doping».
Piatto preferito?
«Purchè si tratti di pasta...».
Attrice o attore preferito?
«Dwayne Johnson».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Sono maggiormente in sintonia con Daniel e Federico».
Sei religioso?
«Non tanto».
Paese preferito?
«L'Italia».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono una bella persona, umile, determinato e altruista».
Hobby?
«Non ne ho».
La gara che vorresti vincere?
«Campionato Italiano».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Con nessuno».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Fare bene in tutte le gare, e vincere».
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