UN'OFFESA IRRICEVIBILE

PROFESSIONISTI | 05/05/2020 | 17:56
di Cristiano Gatti

Ma che se lo tengano, il loro geniale calendario. Cosa credono, che noi italiani siamo così rintronati dal Covid? Ma davvero la Federazione mondiale a trazione francese, motorizzata Tour, pensa che noi non ci accorgiamo della solenne porcheria perpetrata ai nostri danni? Ma chi siamo noi, gli scemi del villaggio? Cosa abbiamo, l'anello al naso?


Non servono grandi analisti, magari riuniti in videoconferenza, per esprimere un giudizio su questo ciarpame. E' evidentissimo da subito, ha il pregio di non tentare neppure di mascherarsi: l'unico obiettivo è piazzare il Tour dove meglio gli pare e piace, il resto accatastato in qualche modo, alla rinfusa, stipando il più possibile negli spazi più ristretti.


Il peggio conciato, alla fine, è il Giro d'Italia. Già correrlo ad ottobre è una vera mestizia - immagino il concorso di pubblico, la folla di gitanti e di turisti -, ma piazzargli poi in concomitanza tutte le più monumentali classiche del Nord significa letteralmente prenderlo a mazzate, demolendolo sul nascere.

Chiedo, se qualcuno sa rispondermi: a occhio e croce, quanti passisti da corse in linea verranno in Italia per completare un parco iscritti già inevitabilmente rachitico, con il Tour così vicino? Pochi favoriti per la classifica generale, nessun nome di grido per la caccia alle tappe. Un aborto. Questo è il Giro che calendario alla mano i signori del Palazzo hanno riservato alla martoriata Italia, sempre nel segno della solidarietà umana per le note sofferenze che ha sopportato in questi mesi. Il resto sono chiacchiere ipocrite.

Personalmente, da italiano e da tifoso del Giro, considero questo calendario un'offesa. Irricevibile. Mi consola soltanto un pensiero: con l'aria che tira, per quanto se la raccontino, è fortissima la probabilità che il loro bel calendario finisca in fuffa. Potranno ripiegarlo per bene e usarlo nella pulizia delle vetrate. L'unico obiettivo alla sua altezza. 

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COMMENTI
Lei invece dove l'avrebbe piazzato il Giro?
5 maggio 2020 18:10 Logan1
E' chiaro che al via non ci sarà nessuno. Come è chiaro che bisogna sempre vedere i vari governi se e cosa permetteranno di correre.
Non ci sarebbe da stupirsi se ci saranno altre modifiche.

non cambia nulla
5 maggio 2020 18:15 cannonball
gli specialisti delle classiche di aprile non sono mai venuti al giro, non sarebbe una novità...di solito il loro calendario è classiche + Tour.
Quante volte sono venuti al giro Boonen, Cancellara, Van Petegem, Sagan, Van Avermaet ecc?
E quante volte gli stessi sono andati al Tour? Non occorre nemmeno consultare le vecchie start list, la risposta si sa già.
E al Giro si vedono le solite seconde linee per la classifica, magari quest'anno ci verranno le terze linee...ecco se l'indignazione è perchè verranno le terze linee anzichè le seconde linee, è una dichiarazione di inferiorità.

No comment
5 maggio 2020 18:27 Luccio50
Al netto di cambiamenti / annullamenti purtroppo probabili, fare un calendario peggio di questo e’ veramente difficile. Vive la France

Tour
5 maggio 2020 18:30 cocco88
Il tour e nel mese migliore di calendario ... però una considerazione forse va fatta ... gli anni scorsi una settimana dopo il tour c era il San sebastian (qst anno il mondiale ) al San sebastian gli uomini di classifica tour o lo saltavano o quelli che andavano spesso erano in fase calante evidente ... quindi mi chiedo siamo sicuri che fare il tour a tutta ti faccia arrivare bene al mondiale ? E a quel punto quale maglia e più pesante delle due ?

Ma sono discussioni inutili
5 maggio 2020 19:07 venetacyclismo
Questo è solo un calendario per incentivare sponsor e per non far saltare team , ma voi credete proprio che da agosto inizierà l'attività, magariiiiiiii, ma bisogna vedere la realtà, primo dipende da tutti gli stati europei e non , se apriranno le dogane, se i voli aerei riprenderanno, se non nasceranno altri focolai, sentire gli studiosi in quel periodo ci sarà la seconda ondota e addio calendario, incrociamo le dita, ma penso che il calendario subirà altri cambiamenti.

Inutile
5 maggio 2020 21:49 mandcu
Calendario solo per sponsor, il ciclismo non riprenderà e non potrà riprendere probabilmente.

E' la volta che dopo Cobo (che è stato squalificato) una squadra invitata vince un GT.

A Cristiano e Pier Augusto
5 maggio 2020 22:06 angelofrancini
Mi chiedo di cosa ti meravigli.
Quanti anni sono che scrivo queste cose a Pier Augusto ed a te….
Da sempre l'UCI é governata da e con il volere dei francesi....
Noi abbiamo un vicepresidente dell'UCI che conta moltissimo: nel senso delle fandonie che racconta, perché di fatti reali zero, oramai da prima di Firenze 2013.
Vista l'emergenza coronavirus e le restrizioni imposte dai Governi, ci voleva poco ad imporre agli organizzatori dei 3 grandi Giri una riduzione a 15/17 giorni di gara per ogni grande Giro, dando cosi una quindicina di giorno di respiro alla compressione del calendario che si evidenzia in quest’ultimo aborto partorito dall’UCI.
Ma invece ognuno di questi grandi statisti sportivi pensa ai propri affari più che al bene del movimento.

Non capisco poi Renato Di Rocco: perché non ha proposto qualcosa di eccezionale, cosa lo ha frenato?
Forse perché nemmeno lui sa cosa proporre, come non sanno cosa proporre il suo Consiglio federale, e la sua Lega di scappati di casa, che non sono di alcun supporto, ma subiscono il fascino dell' Uomo solo al comando (peccato che sia più un Malabrocca che un Coppi).
Quale problema si pone nei confronti dell’UCI: dimentica di essere il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, una delle fondatrici dell’Uci, perché pensa a garantirsi un posto nel nuovo direttivo dell’UCI? Forse si è dimenticato che l’anno prossimo, al Congresso UCI dei Mondiali 2021 che eleggerà il nuovo direttivo, lui decadrà e non sarà più rieleggibile per limiti di età.
E allora una volta sbattere i pugni sul tavolo: certo un Presidente che vuole bene al suo movimento lo avrebbe fatto.
Ma uno che nel suo armadio degli scheletri ha la responsabilità, condivisa con Omini, dell’introduzione della licenza unica nel ciclismo che ha distrutto il professionismo ed il dilettantismo cosa poteva proporre.
E questo a prescindere dal fatto che l’attività agonistica riprenda o meno: oggi chi lo può garantire?

lungimiranza
5 maggio 2020 23:52 ilbike
Premesso che non è affatto scontato che si riesca a correre, forse, visto il contesto, si poteva però provare ad accettare una riduzione di qualche giorno come ha fatto la Vuelta. Si sarebbe evitata la sovrapposizione con le classiche delle Ardenne che, spesso, sono state corse dagli stessi protagonisti del Giro. meno problematica a mio avviso la concomitanza con Amstel, Fiandre e Roubaix. Vista la rinuncia all'Ungheria poteva anche essere un esperimento interessante e un segno di attenzione. Poi, certo, sistemato il Tour tutto il resto è contorno.

I veri offesi dovrebbero essere gli spagnoli
5 maggio 2020 23:59 pickett
La Vuelta avrebbe potuto disputarsi regolarmente alla data prevista,tra agosto e settembre.Tour e Giro,in base al buon senso e alla giustizia,avrebbero dovuto dare appuntamento al 2021,semplicemente.La vera prepotenza l'ha subita la Vuelta,e se non fosse di proprietà di ASO,chissà che putiferio avrebbero scatenato i nostri amici iberici.Invece devono star zitti e fare buon viso a cattivo gioco.

Presidente
6 maggio 2020 00:01 pagnonce
Sig. di Rocco come è possibile essere impassibile dopo queste scelte,così ci sarà un oscuramento del ciclismo Italiano,un deterioramento,una scadenza.

Signori, ciclismo = TdF
6 maggio 2020 09:09 AleC
Se usciamo dai Paesi del ciclismo storico (Italia, Francia, Belgio, Olanda, Spagna e pochi altri), il ciclismo è Tour de France + altro.
La stragrande maggioranza dei soldi e degli sponsor li movimenta la Grande Boucle, che ci piaccia o no.
Correre nel 2020, se sarà possibile, servirà a salvare le squadre. Teniamoci il Giro a ottobre, un calendario super affollato (ottimo segno però che in molti non hanno gettato la spugna) e godiamoci il ciclismo, se ci sarà, con un minimo di comprensione delle condizioni al contorno.

bisogna fare fronte alla realtà
6 maggio 2020 10:57 vecchiobrocco
La gara che da sola genera 80% dell'esposizione del ciclismo professionistico è il Tour... mi sembra anche ragionevole che la stagione venga salvata girando attorno all'atto principale..
Non capisco invece perchè RCS non ha rinunciato ad una settimana di giro: correre a fine ottobre è praticamente impossibile in molte parti d'Italia, spero che si faccia un percorso prevalentemente al sud per avere uno spettacolo adeguato (salite, etc). Un giro di 2 settimane avrebbe dato maggior spazio alle classiche italiane (sempre tutte di RCS) e magari molti big sarebbero venuti al giro in preparazione alle classiche o sulla spinta di una buona condizione.
In ogni caso, penso che alla fine va tutto bene basta che si possa tornare ad una situazione "normale"... bisogna accontentarsi viste le circostanze

.Giro
6 maggio 2020 12:55 berto
Il giro non conta niente,facciamocene una ragione. Hanno fatto bene a tutelare il tour. Sveglia Gattone

Dico la mia
6 maggio 2020 15:27 IngZanatta
Il solco tra Giro e Tour si allargato molto in questi anni, ovvio che al Tour sia stato riservato un trattamento privilegiato. Quello che preoccupa è l’inesistenza di qualsiasi piano a lungo termine per ridurre il solco. Di questo certamente è responsabile la FCI che preferisce assecondare i piani dell’UCI a trazione francese in cambio della comoda poltrona da vicepresidente. Anche da RCS e da Urbano Cairo mi aspettavo qualche innovazione in più. Come fanno tutti anche io non mi esimo dal dire la mia pur non avendo competenze in materia: aumentiamo le sinergie con il turismo, il ciclismo agonistico causa doping ha perso appeal, mentre la bicicletta come mezzo di trasporto ecologico è in crescita; le persone a bordo strada non sono più numerose come negli anni 70, ma la televisione porta immagini in tutto il mondo. E l’Italia, lo sanno tutti, è tra i paesi più belli del mondo

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