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Pandemia, chi l’avrebbe mai immaginata? Clausura, chi l’avrebbe mai detta? Fase 1, fase 2, fase 3, chi le avrebbe mai previste? Ma c’è aria di libertà, anche se condizionata e vigilata. C’è aria di sport, anche se a breve raggio. C’è aria di bici, e non più soltanto sui rulli.
Tra lavoro e soldi che scarseggiano, potrebbe essere l’occasione buona: al verde nel verde, meglio se italiano. Una vacanza in bicicletta (al verde) nella natura (nel verde, ma anche nell’azzurro dei mari e dei laghi, e in tutti i colori della campagna e della montagna e delle città d’arte) in Italia. Un modo per rimettere in circolazione non solo le nostre gambe e i nostri cervelli, ma anche l’economia locale e territoriale, contadina e artigiana, culturale e – insomma – umana.
Ci pensa anche la Fiab. La sua filosofia: “Rendere l’Italia un Paese Ciclabile, più a misura di persone tramite l’uso della bicicletta: per restare in forma, per vivere le città al meglio o viaggiare in maniera sostenibile”. Proprio adesso, da adesso in poi. Un’estate con meno stranieri e più italiani. Noi. “Questa estate e le stagioni a venire saranno eccezionalmente difficili per il settore turistico: si stima un calo del 50 per cento delle presenze, perché non potremo contare sul solito afflusso di turisti stranieri. Probabilmente anche noi non potremo varcare i confini nazionali, e saremo costretti a rimandare molti viaggi. Se ci uniremo in un’azione collettiva, potremo aiutare molto quel settore facendo, appena potremo, una vacanza in bicicletta in Italia”.
“Pedaliunitiditalia” è una iniziativa senza scopi di lucro, condotta dai volontari della Fiab. E’ sufficiente compilare un modulo e sottoscrivere pubblicamente a questa campagna.
Per informazioni e adesioni: www.fiab-onlus.it/bici/pedali-uniti-ditalia
Hashtag ufficiali: #pedaliunitiditalia #pedaliamoinitalia
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