Oggi 17 aprile Beppe Saronni brinda a champagne per festeggiare un anniversario importante. Esattamente 40 anni fa Beppe nel Belgio di lingua francese vinse la Freccia Vallone, e si tratta di una delle vittorie più belle della sua fantastica carriera. Era il 17 aprile 1980 e la Freccia Vallone si correva da Mons a Spa, località nota anche per l’autodromo che spesso ha ospitato il Gran Premio del Belgio di Formula 1. Saronni, alla sua quarta annata tra i professionisti, gareggiava per la Gis diretta da Carlo Chiappano e Piero Pieroni, e utilizzava le bici Colnago.
Alla partenza di quella gara, sulle numerose colline di Vallonia. il favorito principale era Bernard Hinault anche perché era ritenuta corsa per uomini “veri”: pioveva, faceva freddo e allora la classica infrasettimanale si svolgeva sulla distanza di 248 chilometri. I protagonisti percorsero i primi 200 sotto la pioggia. Tutta la Renault era al servizio di Hinault. Ad una cinquantina di chilometri dalla conclusione s’è avvantaggiato lo svedese Sven Ake Nilsson, eccellente passista. Alle sue spalle s’è formato un gruppo di inseguitori comprendente Saronni, Hinault e tutti i più forti. Sulla penultima “cote” Saronni ha compiuto un autentico capolavoro: “Sono scattato – spiega Beppe – e Hinault inizialmente ha reagito, raggiungendomi. Poi ho accelerato ancora e Bernard ha perso contatto. Ho raggiunto Nilsson, un buon corridore che in fuga ha collaborato, e abbiamo proseguito insieme fino al traguardo”. Il sole si mise a splendere e sembrò un omaggio al bellissimo gesto atletico di Saronni.
Lo sprint decisivo non ebbe storia, primo Beppe a 38, 252 di media, secondo Nilsson. Hinault riuscì a salvare un terzo posto sicuramente onorevole, quindi aveva perso contatto da Saronni senza essere in preda ad una crisi. Infatti il bretone 4 giorni dopo ha trionfato per distacco, sotto neve e pioggia, alla Liegi-Bastogne-Liegi, e ciò depone a favore di Saronni.
“Sono contento che ci sia chi ricorda la mia vittoria alla Freccia – aggiunge Beppe, nato a Novara il 22 settembre ’57 – che allora aveva lo stesso valore della Liegi-Bastogne-Liegi. Praticamente stessa lunghezza e identico cast di campioni al via, e poi ho staccato di ruota il miglior Hinault della storia. L’unico aspetto che mi rattrista è che sono già passati 40 anni, significa che non sono più un giovanissimo”. In effetti il 1980 è stato l’anno d’oro del bretone griffato Renault, che dopo la “Liegi” vinse alla grande Giro d’Italia e Mondiale di Sallanches. Il francese avrebbe vinto anche il Tour de France ’80 senza un problema ad un ginocchio che lo costrinse al ritiro mentre era in maglia gialla. Al Giro d’Italia 1980 Hinault era imbattibile nella classifica della maglia rosa. La maglia ciclamino della classifica a punti se l’aggiudicò Saronni, vincitore di 7 tappe. “Nella penultima tappa di quel Giro, la crono Saronno – Turbigo di 50,400 chilometri – afferma Beppe con orgoglio – ho vinto battendo gli specialisti e ancora un grande Hinault”.