Gregorio Butteroni sembra destinato a conquistare un posto al sole tra gli juniores. Vestendo per il secondo anno di fila la maglia del Team Franco Ballerini Due C sogna in grande: «Sono al secondo anno in questa categoria ed è normale che abbia più ambizioni. Mi piacerebbe correre il Campionato del Mondo, e mi impegnerò al massimo per raggiungere questo grande obiettivo».
Butteroni, che contrariamente a tutti i suoi colleghi ha iniziato la stagione in Belgio correndo la Kuurne-Bruxelles-Kuurne (1 marzo, 28simo classificato, ndr), è nato a Cecina come Diego Ulissi con il quale ogni tanto si allena, ma abita nella frazione di San Pietro in Palazzo che da Cecina dista soltanto un chilometro. L'anno scorso si è distinto soprattutto per la sua vittoria in Francia, in maglia azzurra, nella prima tappa del Trofeo Centro del Morbihan prova della Nations Cup: in classifica finale ha finito invece per occupare la quarta posizione. Ha vinto anche a La Torre di Fucecchio e il Campionato Toscano a cronometro a squadre. Quel che ha fatto Butteroni in Francia, vincendo la tappa di Plumelin allo sprint su quattro corridori (l'inglese Watson, il norvegese Johansson, il tedesco Hessmann che poi si aggiudicherà il Giro, e lo spagnolo Ayuso) gli ha procurato tanta popolarità, ma soprattutto è finito sul taccuino del cittì della Nazionale Rino De Candido che sicuramente lo terrà in seria considerazione qualora la squadra azzurra torni a gareggiare.
La passione per il ciclismo di Butteroni non trova radici nella famiglia anche se lo zio è Massimo Biancani, ex dilettante ai tempi della Grassi Mapei e per qualche stagione meccanico della Nazionale Italiana ai tempi della gestione tecnica di Paolo Bettini. Il giovane toscano, che frequenta il Liceo Sportivo all'Istituto Gemelli 2.0 di Cecina, vive con il padre Alessio che commercia frutta per una ditta di Pistoia, mamma Silvia casalinga a mezzo servizio che alterna occupandosi delle pulizie altrui, e il fratello minore Niccolò (sono nati nello stesso giorno, 8 gennaio, ndr) che gioca a calcio. Corridore completo Butteroni, alto 173 centimetri per 61 chili, difende i colori del Team Franco Ballerini Due C sodalizio con sede a Pistoia presieduto da Franco Miniati, e diretto da Andrea Bardelli.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Direi che è in buona salute, e rispetto alle altre nazioni le nostre categorie giovanili sono molto più all'avanguardia».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 7 anni per la Polisportiva Marina di Cecina, con una bici Boeris azzurra».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani perchè in salita staccava gli avversari con una facilità incredibile».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Avrei corso volentieri la maratona».
I tuoi peggiori difetti?
«Ho una bassa autostima e scarsa fiducia in me stesso».
Il tuo modello di corridore?
«Per come corre e per le sue caratteristiche, Giovanni Visconti».
Cosa leggi preferibilmente?
«Libri che trattano di sport».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e l'aspetto fisico».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«E' troppo computerizzato, bisognerebbe andare più a sensazioni».
Piatto preferito?
«Spaghetti allo scoglio».
La tua attrice o attore preferito?
«Mi piace come recita l'americano Mel Gibson».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Tommaso Dati che conosco fin da quando eravano piccini».
Sei religioso?
«No».
Credi nell'amicizia?
«Si, perchè è un valore importante».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono altruista».
Hobby?
«La compagnia degli amici, e giocare alla Play Station».
La gara che vorresti vincere?
«Milano-Sanremo».
Come trascorri queste giornate di reclusione forzata?
«Dopo la colazione sto un ora e mezza circa i rulli. Poi come tutti in questo momento seguo le video lezioni. La mia giornata si conclude guardando un film in tivù».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Uno in particolare, indossare la maglia azzurra ai mondiali».
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