L'età ed il futuro parlano a suo favore. Alessio Portello, 18 anni friulano, è un corridore da seguire con interesse e attenzione. Un salto grande il suo, lo scorso anno all'esordio tra gli Juniores con sei bellissime affermazioni e la maglia azzurra indossata ai Campionati Europei in pista di Gand (ottavo nello Scratch). Imporsi allo sprint è la sua filosofia da perfetto velocista quale è.
«Quando ho vinto la prima corsa della stagione scorsa (Circuito di Orsago) ho provato una grande soddisfazione. Ma oltre a quella bellissima emozione mi è rimasto il ricordo della prima vittoria tra gli juniores che rimarrà incancellabile».
Ebbene Portello ha poi continuanto a vincere e si imposto anche a Roncadelle di Ormelle, nella gara organizzata dal suo team (Borgo Molino Rinascita Ormelle), a Badoere, Sacile, Faè di Oderzo e Vigasio. «Continuerò sempre a concedere il massimo di me stesso per dare soddisfazione a tutti quelli che mi seguono. E anche nelle gare in pista cercherò di ottenere qualcosa di più».
La grande esuberanza giovanile unità alle doti che lo sorreggono lo hanno portato ad essere tra i plurivittoriosi della stagione. Alessio deve questo suo amore per la bicicletta alla passione del nonno paterno Angelo, ciclista per diletto, e dello zio Omar Vettorel ex dilettante di buona levatura. A Brugnera, in provincia di Pordenone, vive con il padre Mauro responsabile della gestione di una fabbrica del mobile a Villanova di Prata dove, è impiegata anche la madre Michela. E poi c'è Simone, il fratello minore. Portello è anche alle prese con la scuola, frequenta infatti l'Ipsia Carniello di Brugnera per conseguire il diploma in Design e Arredamento. Nel 2020 è stato confermato dal Borgo Molino Rinascita Ormelle (sezione Friuli) diretto da Cristian Pavanello.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Ho notato un calo di tesserati a livello giovanile e devo dire che preoccupa un pò, mentre per quanto riguarda le categorie superiori siamo messi bene».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 7 anni per la società La Pujese, con una bici Rebellato di colore bianca».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Eddy Merckx perchè era vincente su tutti i percorsi di gara».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«No, però mi mi piacciono il calcio (tifa Juventus) e il basket».
I tuoi peggiori difetti?
«Mi arrabbio facilmente, dovrei proprio controllarmi di più».
Il tuo modello di corridore?
«Quando ero piccolo tifafo per Mark Cavendish, oggi preferisco Gaviria».
Cosa leggi preferibilmente?
«Non leggo».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e il fisico».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Va bene così».
Piatto preferito?
«Pasta alla carbonara».
Hobby?
«Grandi hobby non ne ho».
La gara che vorresti vincere?
«Milano-Sanremo».
Come trascorri queste giornate di reclusione forzata?
«Mezzora-quaranta minuti di rulli al mattino dopo la colazione. Nel pomeriggio lezioni on-line, poi verso sera ancora un pò di lavori sui rulli prima di una serata in famiglia con i miei genitori e mio fratello».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Partire subito bene e vincere».
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