Giulio Ciccone, superbo vincitore del 57° Trofeo Laigueglia, dopo le infinite premiazioni si concede ai taccuini e microfoni e racconta la sua giornata: «Sono molto soddisfatto, questa gara l’ho già fatta diverse volte e mi trasmette ogni anno una grande emozione. Ci tenevo ad essere competitivo, ma essendo la prima corsa hai sempre un po’ di dubbi alla partenza. Ho capito di star bene nei giri del circuito finale dove siamo andati via in quattro e abbiamo fatto subito la differenza. Forse sono stato un po’ furbo nell’ultima salita perché Diego Rosa pensava di essere forse il più forte e ha tirato un po’ di più, e quindi io ho poi fatto l’azione decisiva in cima al Colla Micheri. Sono soddisfatto della condizione e della testa e anche un po’ della mia furbizia. L’anno scorso sicuramente avrei sbagliato, ora dopo tanti richiami sono diventato un po’ più astuto – si dice così o no (e intanto sorride…) -. Ho lavorato sul Teide due settimane col gruppo di Nibali e sapevo di avere una buona condizione alle spalle. Però il tratto pianeggiante dopo la discesa onestamente mi faceva un po’ paura. E’ andata bene così e sono molto soddisfatto di iniziare la stagione con la vittoria».
Poi ringraziamenti e dediche: «Devo ringraziare gli altri azzurri della nazionale, un gruppo di giovani tutti molto disponibili e vogliosi di fare bene: devo ringraziarli uno per uno e sicuramente avranno un bel futuro. La vittoria la dedico a mamma Silvana, avevo già provato l’anno scorso nelle gare di fine stagione dopo la sua malattia, però la condizione allora non era al massimo, ero un po’ stanco dopo Giro e Tour e non sono riuscito a vincere. Volevo farle questo regalo e ci sono riuscito alla prima gara. Il gesto del lancio degli occhiali sul traguardo è nato un po’ per scherzo con il nostro sponsor tecnico degli occhiali: ad ogni vittoria devo fare questo gesto».