DA OGGI I MONDIALI, VAN DER POEL INSEGUE IL TRIS

CICLOCROSS | 01/02/2020 | 11:34
di Alessandra Giardini

Arriva in ciabatte, come se fosse nel suo tinello. E forse non è così lontano dal vero: quando c’è una gara di ciclocross Mathieu Van der Poel gioca sempre in casa, di conseguenza tutto il resto del mondo è in trasferta. Incidentalmente si corre a Dubendorf - in Svizzera - da oggi, e questa volta vale la maglia arcobaleno. Mvdp l’ha già vinta due volte da junior e due volte fra i grandi, anche l’anno scorso. «No, non sono nervoso». La pressione non la sente, altrimenti avrebbe scelto un altro sport, uno in cui non ci fosse la questione dell’eterno confronto con suo nonno, la gloria di Francia Raymond Poulidor, e con suo padre Adrie, predatore olandese nel cross e nelle classiche prima che lui nascesse. «Sì, sono convinto di avere una buona condizione», racconta nell’hotel di Uster, a un quarto d’ora dal circuito iridato. Era convinto anche due anni fa, alla vigilia del Mondiale di Valkenburg, che era a casa sua sul serio. Ma quella volta vinse Wout Van Aert, altro fenomeno che passa con disinvoltura da una disciplina all’altra, senza mai scendere di bici. Da allora però Mvdp è diventato più cattivo: nei 63 cross corsi da Valkenburg a oggi ha ottenuto 60 vittorie. Vorrete sapere delle altre tre volte: una si è ritirato, un’altra è arrivato al traguardo ventunesimo, e la terza è andato comunque sul podio. «Non si può vincere sempre», ha commentato con un sorriso. Viene in mente quello che disse la mamma di Tim Wellens, professionista fiammingo, al via di una corsa. «Ma c’è anche Van der Poel? Allora al massimo puoi arrivare secondo». 


DNA. Mvdp arriva al Mondiale avendo vinto gli ultimi 14 cross di fila: sabato scorso è arrivato primo a Zonnebeke, domenica si è ripetuto a Hoogerheide, nella gara dedicata a suo padre Adrie Van der Poel. Due mesi e mezzo fa Mathieu ha perso il suo eroe, il nonno corridore che perdeva così spesso da essere diventato una metafora della sconfitta. Al funerale Mathieu gli ha scritto una lettera commovente. «Ho alcuni circuiti che preferisco nella stagione del ciclocross, ma anche quelli che non mi piacevano sono diventati i miei preferiti quando ti vedevo tifare per me sul traguardo. Sei sempre stato così orgoglioso di essere mio nonno. Ma io sono ancora più orgoglioso di essere tuo nipote. Sei il mio più grande campione». 


CASA. Dice che domani non sarà una passeggiata, anche se gli unici in grado di dargli qualche pensiero sembrano essere i belgi. Sì, anche Van Aert, quello che lo battè due anni fa, e che però dopo il brutto infortunio al Tour ha avuto un recupero difficile e ha corso soltanto cinque cross. Il Belgio può contare comunque su Aerts e su Iserbyt. Oltre a loro, soltanto l’inglese Pidcock può illudersi di rompere l’incantesimo Mvdp. Quello di domani sarà l’ultimo cross della stagione dell’olandese che vola sul fango. «Sarà strano, e non avrò molto tempo di pensarci, c’è la stagione su strada a cui dedicarsi. Ma prima vorrei diventare campione del mondo». Il suo 2020 è tutto orientato all’Olimpiade di Tokyo, dove punta a vincere l’oro nella mountain bike. Ma prima dovrà battersi sulla strada, e affrontare le classiche di primavera. Lo vedremo anche in Italia, dove correrà per la prima volta Strade Bianche - gli sterrati della Val d’Orcia sembrano davvero perfetti per le sue caratteristiche - e Milano-Sanremo. La Classicissima - così lunga e facile - non sembra esattamente la sua corsa. Ma certo sarebbe molto romantico vederlo vincere dove arrivò primo suo nonno, l’eterno secondo, che nel 1961 riuscì ad anticipare tutti sul traguardo di Sanremo. Poi Mvdp tornerà sulle «sue» strade, e si metterà alla prova sui muri del Fiandre e sul pavè della Roubaix. Sono le corse che piacevano a suo padre, che il Fiandre lo vinse nel 1986. Uno così un po’ di casa la trova dappertutto.

PROGRAMMA

Iniziano oggi i campionati Mondiali di ciclocross 2020 di Dubendorf, Svizzera. Alle ore 11.00 la gara delle donne juniores, nella quale è previsto un duello tra le enfant prodige Shirin van Anrooij e Puck Pieterse, che di fatto aprirà ufficialmente la rassegna iridata. Sarà possibile seguire la prova in diretta streaming su Rai Sport Web ed Eurosport Player. Alle 13.00, invece, Jakob Dorigoni andrà a caccia della maglia iridata nella categoria uomini U23. Prevista diretta TV su Rai Sport + oltre a quella streaming su Eurosport Player.

Domani andranno in scena prima le donne Juniores, alle ore 11, poi gli uomini Under 23 alle 13, seguiti dalle donne Élite alle ore 15. Domenica invece, apriranno le danze gli uomini Juniores alle 11, successivamente scenderanno in gara le donne Under 23 alle 13, e la giornata si chiuderà con la prova regina degli uomini Élite, programmata alle 14.30.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Colnago stupisce ancora e presenta l'ultima evoluzione della serie V: la Colnago V5Rs. Il team di Colnago ha potuto lavorare su una base già solida, visti i tanti successi ottenuti dal V4Rs. In particolare, i miglioramenti in termini di rapporto peso/potenza, aerodinamica e maneggevolezza garantiscono...


Arriva dalla UAE Team ADQ una buona notizia: Elisa Longo Borghini tornerà alle competizioni in occasione della Freccia del Brabante, dopo il recupero dalla commozione cerebrale riportata durante il Giro delle Fiandre. Dopo 10 giorni di riposo e un graduale...


Dal 2021 è il Commissario Tecnico della Nazionale italiana maschile degli Juniores,  lo scorso anno ha guidato Lorenzo Finn al successo iridato nel mondiale di Zurigo e da poco più di un mese  è stato nominato responsabile di tutto il...


Un atleta e una squadra stanno dominando le prime settimane della corsa all'Oscar tuttoBICI Gran Premio System Cars riservato alla categoria Allievi. L'atleta è Tommaso Cingolani, la squadra è la Petrucci Zero24 Cycling Team che ha posizionato ben quattro ragazzi...


Il Comitato Organizzatore della BGY Airport Granfondo propone un’interessante novità per la giornata della vigilia dell’evento, sabato 3 maggio, all’interno degli spazi della sede cittadina di Santini Cycling, in via Zanica 14, nel quartiere Malpensata a Bergamo. Al momento...


La maglia Gregarius Pro Made in Italy e la maglia Damask sono due prodotti che rappresentano con assoluta maestria l’eccellenza tipica dell’artigianalità italiana, un vanto per noi tutti ma anche un valore aggiunto quando il prodotto viene venduto all’estero. Queste due maglie ideate e prodotte...


Per la seconda settimana consecutiva, abbiamo telefonato a Letizia Borghesi. Perché dopo la top-10 al Fiandre aveva promesso battaglia per la Parigi-Roubaix. Perché nella classica monumento delle pietre ha mantenuto in pieno la promessa: dietro al trionfo solitato di Ferrand...


Cartigliano accende i riflettori sul ciclismo femminile giovanile con la prima edizione della Giornata Rosa, in programma domenica 1 giugno 2025. L'evento, organizzato dal Comune di Cartigliano con la collaborazione tecnica della società Venturo, gode del patrocinio del Consiglio Regionale...


La seconda tappa del Giro d'Abruzzo si annuncia decisamente impegnativa e promette spettacolo: si va da Tocco di Casauria a Penne, 138 i chilometri da percorrere. In maglia azzurroverde, dopo il succeso di ieri a Crecchio, c'è il varesino Alessandro...


Il 23 maggio dopo dieci anni il Giro d’Italia tornerà a Vicenza, ma a Campo Marzo si vivrà il clima della corsa rosa dal 22 al 25 maggio. Per quattro giorni infatti l’area ospiterà il villaggio di tappa, che permetterà...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024