La Coppa San Geo sbarca dopo trentaquattro anni a casa Luigi Borno e Valentino Metelli, avveduti imprenditori della zona. Dal mese di febbraio 1986 la corsa che per la novantaseiesima volta apre le ostilità d’annata dei corridori dilettanti sul territorio nazionale, non era più approdata nel suo alveo naturale costruito con pazienza dai titolari della Dia e della General Food. La premiata ditta Borno-Metelli però non si è mai staccata dalla manifestazione che dal 1989 viene organizzata dal Gs Coppa San Geo presieduto da Gianni Pozzani. In virtù dell’amicizia che li lega al presidente provinciale della federciclismo, hanno sempre cercato di essere presenti anche in maniera tangibile, ma è da quest’anno che la corsa torna a casa loro dove per cinque anni si sono disputate edizioni di grande spessore tecnico, agonistico e spettacolare.
La corsa quest’anno si corre il 22 febbraio e rispetto al recente passato il percorso sarà molto diverso. Lo scopriremo il 7 febbraio al Ristorante-Albergo Sullivan di Ponte San Marco dove è fissata la presentazione ufficiale.
Alla manifestazione orchestrata come sempre dal Gs Coppa San Geo sono già iscritti i club più importanti del nostro Paese insieme ad altri provenienti dall’estero. Purtroppo il comitato organizzatore dovrà escludere alcuni team e corridori per via del regolamento Uci, che purtroppo vieta di superare alle corse nazionali e internazionali il tetto massimo di 176 partenti.
La macchina organizzatrice ovviamente è in movimento ormai da qualche mese e il ritorno a Ponte San Marco sarà sicuramente confortato da un grosso successo, grazie all’affidabilità del team organizzativo e dei padroni di casa davvero fantastici come sottolinea Gianni Pozzani: “Luigi Borno e Valentino Metelli insieme ad alcuni loro amici hanno voluto riportare la Coppa San Geo a Ponte San Marco e naturalmente sono felice di questa loro scelta. Cionondimeno voglio ringraziare chi ci è stato vicino nelle ultime edizioni a Prevalle, dal signor Delio Gallina all’Ivar, dall’amministrazione comunale agli altri preziosi compagni di viaggio, i quali ci hanno permesso di portare in porto alcune edizioni della corsa nazionale al meglio”.
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